"Non possiamo tollerare 23 miliardi per il servizio militare e 0 euro per il servizio civile": queste le parole dei Rappresentanti Nazionali
La situazione di tutti coloro che hanno superato le selezioni dell’ultimo bando di servizio civile in Italia si sta lentamente avviando verso una felice conclusione: mese dopo mese, da qui a fine 2012 tutti i volontari saranno avviati in servizio nelle loro sedi.
Nonostante questo, è assai dubbia la possibilità che venga pubblicato un nuovo bando entro la fine di quest’anno. I finanziamenti scarseggiano e per tutti i giovani che in futuro volessero usufruire di questa opportunità le porte sembrano lentamente chiudersi.
Questo l’appello lanciato alcuni giorni fa da Silvia Conforti, Rappresentante Nazionale dei giovani volontari, nel corso di una tavola rotonda che ha cercato di fare il punto sulla crisi del Servizio Civile.
“Giovani volontarie e volontari,
la Rappresentanza Nazionale dei Volontari in Servizio Civile, continua ad urlare forte: SOS Servizio Civile Nazionale.
Che il Governo prenda posizione e dia certezza anche e soprattutto per il futuro di questa straordinaria esperienza.
Premetto che siamo pienamente consapevoli delle priorità che in questo momento il governo deve affrontare, ma torno a dire che occuparsi di Servizio civile e trovare il modo di rifinanziare il suo fondo nazionale non sia soltanto un valore per noi e per tutti quelli che hanno diritto ad avere l’opportunità di scegliere questa esperienza, ma è un valore aggiunto per tutto il Paese.
Un dato importante è scaturito dalla tavola rotonda: comincia a crearsi uno spazio, anche se ancora troppo piccolo, per noi giovani.
Abbiamo voglia di impegnarci, non vogliamo tirarci indietro e non vogliamo farlo soprattutto in questo momento così incerto e difficile.
Il Servizio Civile come quello Militare operano nel nostro Paese per il bene sociale e la pace. Abbiamo confini diversi, strumenti diversi ma cooperiamo insieme per un unico fine la difesa della patria sancita all’art. 52 della nostra Costituzione.
Perché dunque operare dei tagli così drastici per il mantenimento del servizio civile?
Non possiamo tollerare 23 miliardi per il servizio militare e ”0 euro” per il servizio civile.
11 miliardi di euro per i cacciabombardieri e “0 euro” per l’educazione dei giovani …’educazione’, per altro, sancita a livello Costituzionale.
Il servizio civile educa i giovani ad essere cittadini attivi, a capire i bisogni del proprio paese e a sentirsi responsabili verso il prossimo.
E’ necessario lavorare per aprirsi all’Europa, altrimenti rimaniamo ancorati ad una visione che non guarda al futuro. Non possiamo creare, proprio con il Servizio Civile, un confine territoriale, quando invece tutta l’Europa sta abbattendo i propri di confini.
Una gestione nazionale ha creato e continua a creare, invece, il giusto equilibrio facendo da filo conduttore tra tutti i progetti, prevedendo degli elementi in comune, i quali danno l’idea al volontario di un Paese che non ha più confini territoriali.
Non si può e non si deve tornare indietro!
Da non sottovalutare, in questo senso, l’esperienza della Rappresentanza, momento forte di democrazia tra i delegati e Rappresentanti di tutte le Regioni, che quasi quotidianamente sono in contatto per scambiare opinioni, valutazioni, e proposte da portare in Consulta. Strumento vero di confronto che riunisce tutti quelli che sono i protagonisti del Servizio Civile.
Se il Governo vuole davvero investire nel futuro dei suoi giovani non può dimenticare di pensare alla loro educazione e formazione civica.”
Marta Traverso
Commento su “Servizio civile: appello dei giovani per nuovi finanziamenti”