Primavera Politica è una neonata associazione che si propone di tornare a fare politica nel senso più nobile del termine
Quest’anno, in corsa per Palazzo Tursi, troviamo un discreto numero di liste civiche, diretta espressione della società civile, intenzionate a dire la loro in maniera autonoma, ritagliandosi uno spazio nel dibattito politico odierno.
“Primavera Politica” è una di queste. Il candidato sindaco della neonata associazione è Simonetta Saveri, giovane avvocato di formazione cattolica. Lo slogan della lista è “Una città in cui si vive bene perché ci si vuole bene!” , per sottolineare il nuovo stile di fare politica che il candidato sindaco di “Primavera Politica” intende portare avanti.
Noi proponiamo una politica “normale”, fatta di persone che comprendono i bisogni della gente perché sono persone che vivono gli stessi bisogni – spiega Simonetta Saveri – Persone che prendono l’autobus, lavorano, vanno a fare la spesa, fanno la coda in banca, in posta, ovunque … e a volte faticano a sostenere le spese, a pagare l’affitto o il mutuo, attendono una visita medica da tempo e pagano il parcheggio perché non hanno un posto auto o perché non hanno l’auto blu.
In quale maniera una lista civica come la vostra, di persone “normali”, può mettere in difficoltà i grandi apparati politici che vi troverete di fronte nella competizione elettorale? in altri termini come farete ad evidenziare la vostra differenza ?
Vogliamo essere una voce che in mezzo a tante altre si distingue per l’obiettivo che si pone, ovvero costruire una città in cui si vive bene. La differenza è in parte generazionale, ma anche di linguaggio e di stile.
Ritenete che in un momento storico come questo, in cui c’è un forte sentimento di antipolitica, un movimento come il vostro possa essere in qualche modo favorito?
Noi non vogliamo essere inclusi nella cosiddetta anti politica. Al contrario vogliamo fare politica intesa come l’arte più nobile a servizio dei cittadini. D’altra parte è evidente la stanchezza dei cittadini nei confronti di un certo modo di fare politica. Noi speriamo di poter dare un segno di speranza.
Per quanto riguarda il vostro programma, in merito al tema Lavoro, proponete di semplificare la burocrazia ed agevolare gli investimenti provenienti da altre parti d’Italia e dall’estero. Ci può fare qualche esempio di semplificazione burocratica in questo ambito? ed invece quali strumenti può mettere in campo un sindaco per agevolare investimenti ed insediamenti produttivi nella nostra città?
Faccio solo un esempio. Per installare una piccola insegna nella nostra sede in via di Sottoripa abbiamo dovuto consegnare molta documentazione e ci sono voluti circa 50 giorni per ottenere i permessi necessari. Io non posso credere che le piccole imprese ed i commercianti debbano sottostare a questa tempistica.
Per quanto riguarda il Porto permane un sistema fin troppo rigido di regole burocratiche che devono affrontare tutte le navi che attraccano nello scalo genovese. Negli altri Paesi d’Europa esistono norme più elastiche.
Il primo strumento ovviamente è non ostacolare gli investimenti. Poi si possono concedere aree a basso costo ed ipotizzare misure di defiscalizzazione. E ancora un minor costo per l’energia visto che il Comune in questo ambito ha un forte potere contrattuale e può agire di conseguenza.
Sempre per il sostegno alle imprese, parlate anche dell’importanza della creazione di infrastrutture. Per quanto concerne le grandi opere, gronda autostradale e terzo valico, qual è la vostra posizione?
Genova deve aprirsi all’Italia e all’Europa nel rispetto della persona umana. La Gronda è sicuramente un’opera imponente che sarà conclusa tra molti anni ed inevitabilmente creerà disagio ai cittadini. Io credo sia opportuno iniziare dalle piccole opere come il nodo di San benigno, il raddoppio della ferrovia Voltri-Genova ed aumentare i treni metropolitani. Occorre valutare quali effetti avranno sulla viabilità questi interventi ed in seguito si potrà pensare se continuare il progetto Gronda.
In merito ai servizi pubblici gestiti dal Comune, cosa intendete fare delle società municipalizzate?
Queste aziende devono essere efficienti, produttive e fornire davvero un servizio ai cittadini. Faccio un esempio: Comuni e Regioni, per Amt mettono in campo 100 milioni di euro in conto esercizio all’anno, questo non è più sostenibile. Noi pensiamo ad una collaborazione tra l’ente pubblico e soggetti privati. All’interno di primavera politica abbiamo istituito una commissione di studio sul bilancio, quindi anche sulle società municipalizzate e pubblicheremo i risultati a marzo.
Al centro del vostro programma è sempre presente la famiglia. Proponete un sistema di riduzione delle tariffe dei servizi pubblici ed agevolazioni fiscali, ma considerando i tagli agli enti locali, dove pensate di recuperare le risorse necessarie per attuare questi interventi?
I soldi per quello in cui si crede in un modo o nell’altro bisogna trovarli. Il quoziente familiare che vogliamo introdurre è semplicemente una modifica dei parametri del modello Isee con cui attuare una riduzione delle tariffe dei servizi in base al reddito, al numero dei figli e alla presenza in famiglia di persone non autosufficiente. Si tratta di un’operazione a costo zero immediatamente realizzabile.
In tema di formazione volete un maggiore collegamento tra scuola, Università ed operatori professionali. Per i giovani quale modello di formazione avete in mente?
Io ritengo fondamentale sviluppare un processo educativo e culturale già a partire dalla scuola primaria per ridare valore ai lavori tecnici e manuali. Penso che la formazione debba puntare su qualifiche professionali che davvero sono utili per il territorio. Inoltre è importante incentivare le aziende a fare formazione al loro interno.
Il problema della casa è molto grave, voi proponete interventi di edilizia residenziale pubblica a favore di giovani sposi. Ma intendete fornire un aiuto esclusivamente a questa categoria o vi rivolgete anche alle giovani coppie ed ai giovani in generale?
La nostra Regione ha il tasso di natalità più basso d’Italia. Il calo demografico può portare al collasso economico e sociale della città. Occorre fare scelte precise ed aiutare quelle giovani coppie che intendono assumersi una responsabilità, che vogliono sposarsi e creare una famiglia aperta alla vita.
Matteo Quadrone
Era Superba – SPECIALE ELEZIONI COMUNALI 2012
Incontro con il candidato sindaco del centrosinistra Marco Doria
Incontro con il candidato sindaco del Gruppo Misto Enrico Musso
Incontro con il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Paolo Putti
Incontro con il candidato sindaco del partito Italia Nuova Armando Siri
Incontro con il candidato sindaco del partito La Destra Susy De Martini
Incontro con il candidato sindaco di Gente Comune Giuseppe Viscardi
Incontro con il candidato sindaco della Lega Nord Edoardo Rixi
Incontro con il candidato sindaco del centrodestra Pierluigi Vinai
Incontro con il candidato sindaco del Pcl Giuliana Sanguineti
Incontro con il candidato sindaco di Fratelli Fratellastri Simohamed Kaabour
Incontro con il candidato sindaco di Comunisti Sinistra Popolare Roberto Delogu
Incontro con il candidato sindaco di Portento per Genova Orlando Portento
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