Anche il viaggio di nozze è un pacchetto turistico al pari di altre vacanze e il vostro rapporto con l'agenzia di viaggi è identico a quando prenotate un pullman per una gita di un giorno. Vediamo le regole base
Abbiamo già avuto maniera e modo di trattare l’argomento “viaggi”. Vi abbiamo già delucidato sulla qualità mediana che riveste l’agenzia di viaggi tra il cliente / viaggiatore ed il tour operator.
In questo periodo pullulano le fiere per gli sposi ed anzi, la città di Genova è riuscita ad organizzare nello stesso weekend (5/6 ottobre 2013) due eventi identici, uno presso il 105 stadium in Fiumara (Fiera Sposi) e l’altro in Palazzo Ducale (Genova Sposi). E poi si dice che Genova non organizza nulla… pensate: ben due eventi al prezzo di uno, un doppione che non ha eguali.
E così giovani coppie (ma anche meno giovani…) si sono catapultate in entrambi i luoghi desiderose di scoprire come organizzare al meglio il loro matrimonio. Credo siano stati bombardati da mille notizie e nozioni senza avere capito un granché.
Ho avuto modo di aggirarmi fra gli stand e mi sono accorto che una fiera (di qualsiasi tipo) assomiglia molto ad un supermercato; in quest’ultimo bisogna leggere attentamente tutte le migliori offerte tra uno scaffale e l’altro, mentre ad una fiera si macinano chilometri tra un gazebo e l’altro in cerca di qualcosa o di qualcuno che ci faccia una proposta decente.
Quel mio giro mi ha dato spunto per parlare delle agenzie di viaggio in particolare. Ascoltavo una coppia che chiedeva un preventivo per un viaggio in Giappone per quindici giorni; naturalmente, il preventivo in fiera non poteva essere compiuto in tutti i suoi dettagli, per cui la risposta degli agenti di viaggi si limitava ad un qualcosa di generico ed alla richiesta di un contatto.
Notavo altresì che tutti badavano al prezzo del viaggio e non al contenuto dell’offerta. Ecco, proprio da qui vorrei indicare alcune azioni da fare o non fare in casi del genere.
Vi ricordo che anche il viaggio di nozze è un pacchetto turistico al pari di altre vacanze e che il vostro rapporto con l’agenzia di viaggi è identico a quando prenotate un pullman per una gita di un giorno.
Ed ancora mi preme sottolineare che, per ogni viaggio venduto, l’agenzia prende una percentuale che voi pagate senza vederla, poiché non sta scritta da nessuna parte.
In soldoni (e non uso questo termine a caso…), spesso la miglior offerta economica deriva solamente dal ricarico applicato dall’agenzia.
Non si spiegherebbero altrimenti pacchetti identici del medesimo tour operator offerti a prezzi differenti da agenzie di viaggi differenti.
Poi va rimarcato che vi sono agenzie di viaggi in franchising – e cioè rappresentanti un marchio – ed agenzie che lavorano in proprio, le quali possono appoggiarsi a più tour operator; dal punto di vista del consumatore, sono preferibili quelle del secondo tipo.
Ricordiamo anche che nessuna agenzia di viaggi può essere aperta senza la presenza di un direttore tecnico, figura professionale necessaria che mira a garantire la “bontà” dell’agenzia.
Pertanto, anche all’interno di fiere del settore, assicuratevi sempre di sapere con chi avete a che fare.
Un ultimo consiglio: sappiate valutare con cura anche il tour operator che vi viene proposto; difatti anche tra questi vi è chi lavora bene e chi male. Prossimamente vi darò ancora utili (spero) consigli in merito.
Intanto… buon viaggio!
Alberto Burrometo
Per segnalazioni, domande e richieste di consulenza scrivere a progetto.up@gmail.com oppure redazione@erasuperba.it. La rubrica “Consulenza Online” vuole essere un filo diretto con i lettori, il presidente dell’ associazione Progetto Up Alberto Burrometo è a vostra disposizione.
[foto di Alberto Marubbi]