Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

San Teodoro, Villa Rosazza: le proposte dei cittadini per il rilancio di parco e spazi interni

Bando per la cura del parco e collaborazioni con MSC, Terminal Traghetti, scuole e Protezione Civile. L'obiettivo è ridare vita a questo gioiello dimenticato nel cuore di San Teodoro partendo dalla partecipazione attiva del quartiere. La risposta dell'assessore Garotta


27 gennaio 2014Notizie

casaamericaVilla Rosazza a San Teodoro è una dimora cinquecentesca oggi di proprietà comunale, occupata dalla Fondazione Casa America e Themis. Il parco terrazzato è interessato da lavori di manutenzione: già ultimato un primo lotto, a metà del 2014 finiranno anche quelli per il secondo. Uno spazio importante per il quartiere, che i cittadini reclamano per sé come punto di aggregazione. Nel corso di #EraOnTheRoad abbiamo visitato il parco e parlato con i residenti, i quali chiedono a gran voce l’emanazione del bando comunale con lo scopo di individuare soggetti competenti addetti alla cura di parco e villa e per evitare di veder vani gli sforzi economici compiuti dall’amministrazione in questi anni. Nel frattempo, i cittadini propongono di affidare la gestione a un rete costituita da scuole, CAI, Protezione Civile. Ma andiamo con ordine.

I lavori nel parco: 1,2 milioni per il secondo lotto

Nel giugno 2012 è stato emesso un bando dal Comune di Genova per assegnare i lavori di manutenzione straordinaria e di recupero ambientale nel parco di Villa Rosazza. I lavori sono relativi al secondo lotto del parco, dal momento che quelli nel primo lotto del giardino erano già stati effettuati ed ultimati (consegna lavori il 27 settembre 2010 e fine interventi marzo 2012). Per quanto riguarda il secondo lotto, invece, è stato emesso un nuovo bando e sono stati messi a disposizione 1.245.480,96 euro, di cui circa 45 mila quali oneri di sicurezza e 15 mila per opere in economia. Si tratta di fondi residui delle Colombiane del 1992, stanziati per effettuare interventi sui parchi storici della città, da Voltri a Nervi. Il tempo per la realizzazione degli interventi, come indicato nel bando emesso da Tursi, è di 300 giorni complessivi e continui, a partire dalla consegna dei lavori: dovrebbero quindi essere ultimati entro giugno-luglio 2014.

La proposta dei cittadini per valorizzare l’investimento del Comune

Emanare un bando per trovare soggetti disposti a curare il parco, questo il punto di partenza per rilanciare il parco nel cuore San Teodoro. «Sarebbe importante annettere la villa al parco, come era anticamente – dice Aurora Mangano, portavoce del comitato di residenti- adesso le due realtà sono separate». La villa al suo interno è occupata al piano nobile dalla Fondazione Casa America per la diffusione della lingua e della cultura sudamericana (in comodato d’uso, retribuisce un canone di locazione agevolato a Tursi), e ai piani superiori da Themis, scuola di formazione per i dipendenti del Comune di Genova.

Villa e parco come unico complesso, sarebbe un modo per restituire al quartiere uno spazio prezioso, adesso sotto-utilizzato rispetto alle potenzialità.

«A San Teodoro non ci sono spazi per le associazioni e per la comunità – continua Aurora Mangano – e Villa Rosazza è uno dei pochi luoghi di cui potremmo usufruire. Oggi noi cittadini non possiamo fruirne come vorremmo. Casa America organizza sporadicamente eventi aperti a tutti e manifestazioni, ma secondo noi non basta: proponiamo spazi per i giovani e per gli anziani, per ritrovarci nel quartiere, per organizzare eventi in collaborazione con il Municipio. Ora che anche il mercato rionale di Di Negro versa in pessimo stato e ha perso il ruolo di aggregatore sociale che aveva un tempo, il parco di Villa Rosazza è per noi una grande opportunità».

Villa Rosazza San TeodoroNel maggio 2013, si è svolto un incontro pubblico voluto dai residenti, alla presenza di vari assessori e rappresentanti dei cittadini. Nell’occasione i cittadini hanno illustrato la loro proposta per tenere gli spazi aperti a tutta la cittadinanza in attesa del bando, con il coinvolgimento di Protezione Civile, CAI, ANPI, oltre alle scuole della zona che, come volontari, si potrebbero dedicare alla manutenzione del parco e all’apertura dei locali interni della villa.

Durante l’incontro i cittadini hanno anche avanzato l’ipotesi di una collaborazione con MSC e con il dirimpettaio Terminal Traghetti: «Contribuendo alla cura del verde, organizzando eventi, versando un contributo economico in qualità di sponsor, MSC potrebbe essere un partner importante per la rivalutazione della zona a fini turistici – racconta Aurora Mangano – soprattutto dopo la chiusura del cantiere in Via Buozzi e la realizzazione della tanto attesa pista ciclabile, che colleghi Lanterna, terminal traghetti, San Teodoro, Caricamento. Ci piacerebbe anche coinvolgere Villa del Principe e organizzare visite guidate, con buffet e area ristoro, un modo per aumentare le entrate e favorire l’autofinanziamento».

Inoltre, per quanto riguarda la villa, sarebbero necessari interventi per migliorare l’accessibilità: oggi l’accesso ai piani superiori è impedito a disabili e anziani, in quanto possibile solo tramite una stretta scala. Il comitato cittadino si è recato sul posto assieme a un architetto per svolgere un sopralluogo e pensare a una soluzione. «Si è pensato alla costruzione di piattaforme esterne (ascensori aperti, dotati di tettoie), che non comprometterebbero la struttura interna della villa. Un buon compromesso, i cui costi si aggirerebbero attorno agli 80 mila euro».

La risposta dell’assessore all’ambiente Valeria Garotta

Tuttavia, dopo mesi, ancora non si è mosso nulla. Così commenta l’Assessore all’Ambiente Valeria Garotta: «L’idea a lungo termine è quella del bando per la gestione integrata. Nel breve, invece, vogliamo presidiare da subito la zona, aumentando il lavoro già svolto da Comune e Aster, con il contributo delle associazioni locali. Abbiamo svolto esami degli spazi interni per verificarne l’agibilità e assegnarne alcuni alle associazioni». L’importante, dicono i cittadini, è essere previdenti: non si può pensare al problema della gestione troppo a ridosso della consegna dei lavori. E il tempo corre.

Cenni storici: Villa Rosazza e il suo giardino

Costruita nel XVI secolo dalla famiglia Di Negro, nel ‘700 sono stati svolti importanti i lavori di recupero della struttura, guidati dall’architetto Tagliafichi che ha introdotto elementi in stile neoclassico. Oggi si può ancora vedere il parco terrazzato: un giardino all’italiana circonda la costruzione, con fontane (ormai svuotate) e statue, si estende a ridosso della collina e sale verso le alture genovesi. A pochi passi Villa Giuseppina e Villa del Principe, cui un tempo Villa Rosazza era collegata a formare un complesso unico. Negli anni sono stati svolti numerosi interventi di urbanizzazione che, soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento (qui l’approfondimento da guidadigenova.it) hanno stravolto il contesto urbano: uno su tutti, la costruzione della linea ferroviaria, che ha compromesso i terrazzamenti a giardino sul lato a mare. Per molto tempo il parco è rimasto chiuso e inaccessibile: riaperto negli anni ’80, all’epoca qui c’era la scuola media Carducci. Poi, piano piano, il parco è stato lasciato al degrado.
Curiosità: all’interno della villa – al piano nobile – un ninfeo originale del ‘500, una della tante opere di pregio contenute nell’edificio.

 

Elettra Antognetti


  • parchi, quartieri di Genova, ville
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
    Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
  • L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
    L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
  • Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
    Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
  • Vecchia stazione di Pra’, la riconversione è su un binario morto? Lo scontro sui progetti tra comune e municipio
    Vecchia stazione di Pra’, la riconversione è su un binario morto? Lo scontro sui progetti tra comune e municipio
Altri articoli di questa categoria
  • La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
    La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Progetto virtuoso o retorica del progresso? A Genova non c’è più spazio per nuovi buchi neri urbanistici
Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2021 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista