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Cre.Sta, festival dell’arte indipendente a Genova. Sinergia tra Comune e volontari di Arbusti

Un'estate di eventi, dopo gli oltre 50 appuntamenti in poco più di un mese dell'edizione 2013. Il Comune in collaborazione con il collettivo Arbusti si muove verso i tanti artisti locali lontani dai circuiti tradizionali


13 Febbraio 2014Notizie

Porticato di Palazzo DucaleCre.Sta – Festival di Creatività Stanziale a Palazzo Tursi. Si tratta di un progetto attivato nel 2013 per la valorizzazione della creatività artistica indipendente, promosso da Arbusti (rete genovese di promozione dei creativi locali indipendenti) e dal Comune di Genova, Ufficio Cultura e Città. Il Festival ripercorrerà il cammino già tracciato lo scorso anno e darà spazio a eventi dislocati in giro per tutta la città, dal centro storico alle altre municipalità (Sampierdarena, Sestri Ponente, Quarto). Qui avranno spazio le arti indipendenti come musica, danza, teatro, visual e performing art. Si parte a maggio e si prosegue fino a settembre: si preannuncia un’estate ricca e movimentata… Ma il calendario per l’estate è solo il preludio di un programma più articolato, che si estenderà anche all’autunno.

Che cos’è Cre.Sta: i progetti per il 2014 e il ruolo di Arbusti

Si tratta di un progetto triennale per la valorizzazione delle migliori esperienze nell’ambito della creatività artistica “cittadina”, con attenzione alle produzioni indipendenti, ai giovani e alla relazione con il territorio: non a caso è proprio l’Ufficio Cultura e Città del Comune ad occuparsene, cercando di dare spazio alle esperienze che coniughino entrambi gli aspetti, quello locale e quello culturale. Si cerca di mettere in evidenza esperienze artistiche normalmente escluse dai circuiti tradizionali e in questo Amministrazione e Arbusti lavorano congiuntamente e in modo sinergico.

Il progetto è partito per iniziativa dell’ufficio comunale, che a fine 2012 ha presentato un’istanza al Sindaco Doria e all’Assessore alla Cultura e al Turismo Carla Sibilla per testare i presupposti e mettere a punto una condivisione di intenti. Da qui, è nata una collaborazione e sono stati investiti tempo, forze, risorse per la programmazione di un evento (che è soprattutto un nuovo modo di percepire la cultura all’intesto del contesto urbano) di ampia portata. Per questo da Tursi si è scelto di coinvolgere Arbusti: il collettivo genovese, attivo ormai da qualche anno sul territorio, è servito da spinta per l’Amministrazione e ha fornito istanze per la sperimentazione e nuove modalità di valutazione delle proposte culturali. In pratica, Arbusti svolge la funzione di mappatura del territorio e individua artisti, che entrano a fare parte del gruppo e creano una rete. Arbusti propone all’amministrazione la lista dei soggetti mappati, che si esibiranno in giro per la città.

«Quello che stiamo portando avanti con Arbusti è un progetto organico: vogliamo far crescere una generazione di artisti scelti “dal basso”, direttamente dal pubblico – commenta Max Morales di Arbusti – Tutto ciò ha soprattutto un risvolto socio-politico: l’offerta culturale è ampia e vogliamo incentivarla. Inoltre, ciò avrebbe ricadute anche sotto il profilo economico e sarebbe di slancio al turismo: si devono coltivare gli artisti cittadini indipendenti, sperare che molti di loro crescano e si affermino qui e oltre i confini cittadini. In questo modo si potrà creare una cultura artistica: facendo un lavoro “interno”, si creerà un sostrato ricco e si potrà puntare in futuro sulle eccellenze locali. Ad esempio, non si dovranno chiamare artisti da fuori per organizzare mostre, concerti, festival. Un processo virtuoso a 360 gradi, ambizioso e difficile: si basa sul nostro lavoro di volontari».

giardini-di-plastica-urban-street-vandalismo-d5Per quest’anno sono previste novità rispetto alla già fortunata edizione 2013, che aveva raggiunto quota 7 mila presenze. Si parla di aumentare gli spazi (prima solo nel centro storico) e individuare aree strategiche nei vari municipi, in collaborazione coi soggetti locali. Lo scopo è quello di valorizzare la scena creativa locale. Si pensa, pertanto, di spostare parte delle iniziative alla Biblioteca Gallino di Sampierdarena e a Villa Rossi a Sestri Ponente, dove organizzazioni locali (il progetto “Coloriamo Sampierdarena” e altri) si stanno dando da fare e hanno di recente riqualificato gli spazi e dato avvio a progetti culturali interessanti. Cre.Sta arriverà poi anche a Quarto e al Teatro Altrove. Molte location del centro saranno mantenute, con l’esclusione forse del Porto Antico (o perlomeno con qualche differenza di forma rispetto allo scorso anno). Restano i Giardini di Baltimora, ma con importanti novità: lo scorso anno, tre giorni di musica e concerti; quest’anno sarà allestito un palco a maggio e resterà fino a settembre. Con le associazioni (Associazione Giardini di Plastica), il Municipio e il Comune, Cre.Sta porterà qui una serie di eventi e spettacoli diversi, per ridare vita a un luogo prezioso e spesso non annoverato tra gli spazi cittadini da utilizzare a scopi artistici.

Inoltre, quest’anno l’amministrazione, nonostante il momento difficile per la cultura, proverà a sostenere i soggetti che più si mostreranno in grado di dare voce alla scena indipendente genovese. In questo Tursi fungerà da incubatore e sarà aiutato anche dal nuovo piano settennale 2014-2020, grazie al quale sarà possibile orientare in questo senso fondi POR-Fesr. Racconta Egidio Camponizzi dell’Ufficio Cultura e Città: «Non vogliamo fossilizzarci sulla dimensione locale, tuttavia riteniamo giusto dare voce ai soggetti calati sul territorio e sostenerli».

Altra novità è quella di provare a estendere la manifestazione anche all’autunno, individuando strutture idonee e ricettive, in cui sono già attivi progetti culturali. «Genova brulica di realtà artistiche interessanti – commenta Max Morales di Arbusti – vorremmo dare modo a molte di loro di esibirsi, trovare spazio, movimentare la città e fare in modo che chi la vive percepisca che c’è sempre qualcosa che si muove. Ad esempio, sapevate che a Genova ci sono oltre 600 gruppi musicali? Se si riuscisse a farli suonare tutti ci sarebbero circa 2 concerti al giorno! Non è vero che in questa città non succede niente, che non c’è fermento: al contrario, Genova può ambire a diventare città culturale a tutti gli effetti, e noi ci impegniamo affinché ciò avvenga».

Per saperne di più: Cre.Sta edizione 2013

Grazie a Cre.Sta dal 28 giugno al 3 agosto 2013 a Genova si sono svolti oltre 50 appuntamenti in poco più di un mese, con esibizioni di teatro, danza e musica. Sono stati coinvolti vari soggetti, tra associazioni musicali, compagnie teatrali e di danza. Gli artisti erano oltre 300 e si sono esibiti in diversi spazi del centro storico, da una zona centrale per turismo e movida come il Porto Antico, agli affascinanti caruggi della Maddalena, alla via dei cantautori e della musica per eccellenza, Via del Campo. Proprio al Porto Antico, inoltre, gli eventi di Cre.Sta si sono svolti in apertura alle serate della consueta rassegna estiva Porto Antico EstateSpettacolo.

Gli eventi si sono svolti nella fascia oraria compresa tra le 18 e le 20.30: scelta che può apparire impopolare, ma che rispondeva a una precisa strategia per movimentare la città in un orario poco sfruttato. Hanno avuto spazio concerti di musica antica, jazz, rock, spettacoli teatrali. Degna di nota l’iniziativa “Su la Cre.Sta”, una tre giorni di festeggiamenti (18-20 luglio) ai Giardini di Baltimora, con musica indipendente a cura di Collettivo Genova Urla, Greenfog e 89bpm / Hi Hat: hanno avuto spazio generi musicali diversi, dall’hip-hop, all’indie, al metal-rock, grazie alla collaborazione di realtà associative del territorio, al Municipio I, all’Associazione Giardini di Plastica. Uno spazio importante, una delle poche aree verdi cittadine: un non-luogo che si trasforma in luogo di aggregazione.

 

Elettra Antognetti


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