A trent’anni esatti dalla morte di Andy Warhol, Genova ospita nelle sale di Palazzo Ducale, la mostra per omaggiare il maestro che ha cambiato per sempre la storia dell’arte contemporanea
A trent’anni esatti dalla morte del grandioso artista Andy Warhol, Genova inaugura un’inedita esposizione in suo onore. Una mostra, a Palazzo Ducale, che apre le porte al pubblico dal 20 ottobre fino al 26 febbraio. Un evento speciale, organizzato da Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura e da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, per omaggiare il maestro che ha cambiato per sempre la storia dell’arte contemporanea.
«Warhol rappresenta il cambiamento, il suo stile e la sua arte hanno modificato il nostro linguaggio nella comunicazione e nella pubblicità» dice Luca Borzani, presidente della Fondazione Palazzo Ducale. «Il suo stile e la sua arte hanno reso possibile quello che è oggi la nostra società e quello che siamo noi».
Andy Warhol è stato capace di intuire e anticipare i profondi cambiamenti che la società avrebbe attraversato da quando l’opera d’arte ha cominciato a relazionarsi con la società dei mass media, quella delle merci e del consumo. «L’arte di Warhol – conclude Borzani – fornisce alcuni spunti su cui riflettere per capire appieno la società in cui viviamo». Un percorso, dunque, che comprende diversi aspetti dell’arte e della cultura.
«L’esposizione è un progetto inedito – dice Carla Sibilla, assessore alla cultura del Comune di Genova – frutto di un lavoro congiunto, sinergico e di qualità. Una mostra interessante e attraente che alza l’asticella dei prodotti culturali della città. Un prodotto di valore in termini di arte e di cultura che di certo attrarrà un pubblico straniero a Genova».
“Warhol. Pop Society” è il titolo della mostra curata da Luca Beatrice. Un percorso, articolato in sei linee conduttrici (icone, i ritratti, i disegni, il rapporto tra l’artista e l’Italia, le polaroid e la pubblicità) che permette ai visitatori di ripercorrere l’intera attività dell’artista più famoso e popolare del secolo scorso. Le opere esposte sono 170, dalle tele ai prints, dai disegni alle polaroid, dalle sculture agli oggetti, tutte provenienti da collezioni private o da musei e fondazioni italiane e straniere.
In mostra anche alcuni straordinari disegni preparatori che anticipano dipinti famosi come il Dollaro o il Mao; le icone di Marilyn, qui presenti sia nella serigrafia del 1967 sia nella tela Four Marilyn, della Campbell Soup e delle Brillo Boxes; i ritratti di volti noti come Man Ray, Liza Minnelli, Mick Jagger, Miguel Bosè e di alcuni importanti personaggi italiani quali Gianni Agnelli, Giorgio Armani e Sandro Chia. Un’intera sezione è poi dedicata alle polaroid, macchina tanto importante e utilizzata da Andy Warhol per immortalare celebrità, amici, star e starlett di cui si presentano oltre 90 pezzi. Completa la mostra, un video in cui il curatore Luca Beatrice racconta al pubblico la vita e le opere di Andy Warhol.
L’esposizione sarà sempre aperta tranne il lunedì mattina; il venerdì sarà visitabile fino alle 22.
E.C.