La Formica apre un temporary shop, per il mese di giugno, nella vecchia sede di via Trebisonda: siamo stati all'inaugurazione, le foto delle borse e l'incontro con i fondatori di GarbageLAB
Prendiamo una delle più grandi e storiche fabbriche italiane, in un settore comunemente definito “antiecologico” come quello della siderurgia. Poniamo che la fabbrica venga a un certo punto dismessa, e che il Comune la ristrutturi e la metta a bando, destinandola a quindici aziende impegnate nell’ecosostenibilità.
I più maligni avranno già capito che non stiamo parlando di Genova. L’area in questione è l’ex acciaieria Falck a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano: una delle aziende che attualmente vi operano ha fatto capolino ieri a Genova per raccontare la propria storia.
Si tratta di GarbageLAB, un progetto creato nel 2009 da tre ragazzi con esperienza nella comunicazione e nel design: l’azienda realizza borse ecologiche in PVC, riutilizzando cinture di sicurezza e manifesti pubblicitari. Il PVC – abbreviazione del cloruro di polivinile – è una delle materie plastiche più utilizzate al mondo, con numerosissime applicazioni: dal vinile con cui erano realizzati i dischi, a tubature e infissi per l’edilizia, fino al materiale di stampa e cartotecnica.
Per tutto il mese di giugno, le borse GarbageLAB saranno visibili e acquistabili in un temporary shop sito in via Trebisonda, nella vecchia sede del negozio La Formica. Come ci spiega il titolare Filippo Repetto «da aprile ci siamo trasferiti dall’altra parte della strada, ma l’affitto del vecchio locale scade a fine estate. Ci dispiaceva tenerlo chiuso o usarlo solo come magazzino, perciò abbiamo avuto l’idea del temporari shop monomarca. La Formica e GarbageLAB sono due aziende nate nello stesso periodo (2009), siamo “cresciuti insieme” e ci conosciamo da tempo attraverso il web e le fiere di settore».
All’inaugurazione (che si è svolta ieri, martedì 4 giugno) erano presenti molte persone, tra clienti affezionati de La Formica e passanti incuriositi. I tre titolari di GarbageLAB hanno venduto personalmente le borse e risposto alle domande dei clienti. Per il restante periodo di apertura, sarà La Formica a occuparsi dello spazio.
Mi faccio spiegare da Francesco Macrì, uno dei tre soci di GarbageLAB, qualcosa in più sul progetto: «Per realizzare le borse acquistiamo gli striscioni pubblicitari, che di norma vengono tolti e sostituiti nelle affissioni pubbliche ogni quindici giorni. Siamo anche aperti al contatto con aziende che hanno materiali in PVC, perché li vendano a noi invece di portarli in discarica. Una volta acquistati li laviamo e ritagliamo, conservando le parti per noi più interessanti (colore, immagini, scritte etc), che assembliamo per formare il rivestimento delle borse. Le tracolle sono invece realizzate con cinture di sicurezza delle automobili. Quando siamo “a pieno regime” produciamo circa mille borse al mese, e quelle che trovate qui sono pezzi unici, una diversa dall’altra».
Marta Traverso