add_action('wp_head', function(){echo '';}, 1);
Dal 5 al 9 giugno, la sesta edizione della rassegna di cinema dedicata alle tematiche relative all’ambiente e al territorio, per sensibilizzare su temi spesso trascurati. Cinque giorni, un calendario fitto di iniziative
Al Cinema Sivori di salita Santa Caterina, 12 torna anche quest’anno la rassegna cinematografica dedicata al cinema ambientale Cinea Il Filo di Gaia. Ormai giunta alla sua sesta edizione, anche quest’anno l’evento –rigorosamente a ingresso gratuito– prevede un fitto calendario di proiezioni interamente dedicate all’ambiente e al rispetto del territorio, allo scopo di sensibilizzare il pubblico attraverso il mezzo di intrattenimento cinematografico su questa tematica delicata e spesso sottovalutata. A curare il progetto sarà ancora una volta l’Associazione Centro Culturale Carignano, attiva da ormai oltre dieci anni presso il Sivori con il compito di curarne l’organizzazione di eventi e proporre iniziative culturali. L’Associazione ha lavorato in collaborazione con altre realtà attive nel panorama genovese, dal Laboratorio Territoriale per l’Educazione Ambientale LabTer GreenPoint del Comune di Genova, all’assessorato all’Ambiente della Regione Liguria. Inoltre, hanno partecipato anche ARPAL, il Festival Cinemambiente di Torino, Museo Nazionale del Cinema di Torino e Circuito Cinema Genova, con il sostegno di Comune, Regione, Amiu, Iren, Coop Liguria, Also srl.
Inaugurata ieri, nel corso di questi giorni al Sivori e in altri cinema aderenti di Savona, Imperia, La Spezia (rispettivamente NuovoFilmStudio, Il Centrale, Il Nuovo) saranno presentati in anteprima una serie di film e documentari selezionati direttamente dalla 16° edizione del Festival Cinemambiente, la maggiore manifestazione italiana di cinema ambientale, che si è tenuta dallo scorso 31 maggio al 5 giugno a Torino. Genova-Torino, o meglio Liguria-Piemonte: un filo diretto, una collaborazione consolidata e che prosegue ormai da alcuni anni, permettendo di portare anche nella nostra città il meglio dei documentari, cortometraggi e lungometraggi a tematica ambientale provenienti da tutto il mondo.
La data del 5 giugno, scelta per inaugurare l’evento non è casuale: proprio in questa data ricorre il WED-World Environment Day, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che ogni anno viene promossa da UNEP (United Nations Environment Programme) e che quest’anno è dedicata –come reso esplicito dallo slogan “Think Eat Save”- allo spreco alimentare. E proprio il 5 giugno alle ore 18.30 la rassegna è stata inaugurata con il Cinea Bike Tour, a cura del circolo Fiab Amici della Bicicletta: un’ora in bicicletta attraverso le vie del centro storico, in un tour “circolare” con punto di partenza e di arrivo presso il Cinema Sivori. Scopo dell’iniziativa, sensibilizzare il pubblico verso l’importanza dell’adozione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale. Accanto all’inaugurazione della rassegna genovese, si è svolta anche la giornata di chiusura del Festival del capoluogo piemontese Cinemambiente. Per questo si è scelto di proiettare in contemporanea a Torino e nei cinema liguri aderenti (grazie al supporto del Sistema Ligure di Educazione Ambientale) il documentario di Markus Imhoof “Un mondo in pericolo”, sui danni derivanti dallo spopolamento degli alveari, per unire ancora di più le due rassegne e rimarcare il filo rosso che unisce gli eventi tra Piemonte e Liguria. Inoltre, l’apertura di Cinea Il Filo di Gaia è stata suggellata dall’intervento in diretta del direttore del Festival Cinemambiente, Gaetano Capizzi, che ha passato simbolicamente il testimone al capoluogo ligure.
I temi che verranno raccontati in questa edizione di Cinea sono i più svariati e toccano diverse problematiche “calde” e di attualità: la raccolta differenziata e l’importanza del riciclo dei rifiuti, i danni conseguenti al sovraffollamento urbano, il rispetto e la responsabilità dei singoli verso l’ambiente che ci circonda.
Per tutta la durata della manifestazione sarà allestito anche un bookshop, allestito dal negozio La Formica e realizzato rigorosamente in forma ecosostenibile, presso il quale sarà possibile reperire materiale sulle tematiche ambientali più svariate. E poi ancor, presso il Centro Polivalente Sivori (sempre nei locali di Salita Santa Caterina, 12) una mostra fotografica dal titolo “Orti Urbani”, con una mappatura degli orti urbani genovesi, a cura dell’associazione Percorsi Magici, diretta da Alberto Terrile.
5 giugno: ore 20.30 film di apertura per la Giornata Mondiale dell’Ambiente, Un mondo in pericolo (Germania, Austria, Svizzera 2012, 94′) di Markus Imhoof. La sindrome dello spopolamento degli alveari, riscontrata per la prima volta in Nord America alla fine del 2006 e che si è poi diffusa anche nei principali paesi europei, è un fenomeno ancora poco conosciuto ma dalle conseguenze potenzialmente devastanti per l’intero ecosistema del pianeta.
6 giugno: ore 18.30 documentario Critical Mass (Regno Unito 2012, 101′) di Mike Freedman. Nel 1962 lo scienziato John Calhoun decise di tentare un esperimento sociologico legato all’aumento forzato della popolazione in una comunità di topi per valutare le conseguenze del sovraffollamento in un gruppo sociale. Parte da qui anche il viaggio di Mike Freedman per raccontare, attraverso le voci di personaggi come Desmond Morris e Jeffrey McKee, i danni di un mondo sempre più densamente popolato.
Ore 20.30: Meno 100 chili – Ricette per la dieta della nostra pattumiera (Italia 2013, 82’) alla presenza del regista Emanuele Caruso. Un doppio viaggio tra realtà e finzione lungo tutto il paese alla scoperta delle buone pratiche già messe in atto in diverse realtà italiane – come l’utilizzo dei pannolini lavabili, il processo di riciclaggio di plastica e carta, la distribuzione di acqua, latte, vino e detersivi alla spina – a testimonianza di come sia possibile ottenere importanti risultati impostando una politica tesa alla riduzione dei rifiuti.
7 giugno: ore 18.30 documentario Come l’abete, sapiente delle cose dell’alto (Italia 2013, 80′) di Monika Crha e Angelo Santovito. L’esperienza dei benedettini camaldolesi per secoli custodi del paesaggio e degli equilibri ecologici del loro territorio. Un esempio di responsabilità ambientale controcorrente, rispetto alla storia umana più recente.
Ore 20.30 Dusty Night (Francia, Afghanistan 2011, 19′) di Ali Hazara. Ambientato in una piccola città afghana dove gli operatori ecologici puliscono faticosamente strade e quartieri. Figure emblematiche di un paese che ancora cerca di liberarsi dalle polverose macerie di un passato le cui tracce profonde sono ancora ben presenti. A seguire Lost Rivers (Canada 2012, 72′) di Caroline Bacle. Alla scoperta di veri e propri fiumi nascosti dalla nostra urbanizzazione come il Petite rivière di St-Pierre a Montreal, il Saw Mill River di New York, il River Tyburn di Londra.
8 giugno: ore 18.30 cortometraggio d’animazione Feral (USA 2012, 12′) di Daniel Sousa. A seguire Gonawindua (Colombia 2012, 14′) di Jorge Mario Suarez. Gonawindua è la vetta più importante del Sierra Nevada de Santa Marta, un immenso massiccio montuoso della Colombia settentrionale che per i kogi rappresenta l’origine di tutte le cose. L’irresponsabilità dei non nativi nei confronti dell’area sacra rischia però ora di provocare la rabbia del creatore con conseguenze del tutto imprevedibili per tutta l’umanità. Infine Gokula – A Place on Earth for Cows (Regno Unito 2011, 11′) di Donna Lipowitz, e Little Land (Grecia 2013, 52′) di Nikos Dayandas, che racconta l’esperienza di Thodoris che, fin dall’inizio della crisi economica che si è abbattuta sulla Grecia a partire dal 2009, ha scelto di trasferirsi sull’isola di Ikaria nell’Egeo settentrionale, scoprendo una comunità che sopravvive grazie a una particolare cultura incentrata sull’autonomia e la cooperazione. Un luogo celebre inoltre per la sua qualità della vita, tanto da essere una delle cinque Blue Zone al mondo, regioni caratterizzate dalla particolare longevità dei suoi abitanti.
Ore 20.30 documentario Revenge of the Electric Car (USA 2011, 90′) di Chris Paine.Il futuro dell’industria automobilistica tramite gli interventi di alcuni dei suoi protagonisti: da Bob Lutz della General Motors, a Elon Musk, il giovane milionario fondatore della Tesla Motors, fino a Carlos Ghosn, dirigente della Nissan che nel 2009 ha annunciato la produzione della Leaf, un veicolo elettrico a basso costo accessibile a tutti, coinvolgendo inoltre star di Hollywood come Tim Robbins e Danny DeVito.
9 giugno: ore 18.30 Snake Dance (Belgio 2012, 75′) di Manu Riche e Patrick Marnham. Una vera e propria riflessione sulla nascita dell’era nucleare che dalla giungla del Congo, alla ricerca delle miniere di Uranio, arriva fino al Los Alamos National Laboratory in New Mexico, il sito principale del Progetto Manhattan, che durante la Seconda Guerra mondiale portò alla realizzazione della prima bomba atomica. A seguire Il giorno che verrà (Italia, Francia 2013, 65′) di Simone Salvemini. Quattro personaggi differenti, accomunati dall’appartenenza al movimento No al carbone, per raccontare la vita e la realtà di una delle zone industriali più inquinate d’Europa.
Ore 20.30 documentario Parole sostenibili (Italia 2012, 20′) di Marco Dazzi. Pochi termini sono entrati così prepotentemente nell’immaginario collettivo e nel dibattito contemporaneo come quello di sostenibilità. Ma quanto e cosa sappiamo di un concetto così abusato, che, nato in ambito scientifico, è stato presto introdotto in quello sociale, ambientale o economico? Grazie alle voci di esperti, ma anche di attivisti e intellettuali, nasce così un vero e proprio viaggio interamente ripreso in Super8 che da Milano arriva al Giappone, passando per l’Africa.
Elettra Antognetti