Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Gianmaria Testa, il cantautore di Cuneo scoperto dai francesi

Gianmaria Testa era il capostazione in quel di Cuneo quando ha iniziato a pubblicare i primi album in Francia, poi la consacrazione anche in Italia


31 Ottobre 2011Interviste

Gianmaria TestaChe cosa ti manca, Gianmaria? “Mi manca sapere cosa mi manca…. e mi manca Pasolini. Per fortuna sono amico di Erri de Luca, un grande poeta”.

Nativo della provincia di Cuneo, Gianmaria Testa era il capostazione dello scalo ferroviario della città piemontese. A 36 anni, dopo aver vinto il premio Recanati per due anni consecutivi, incontra la produttrice  francese Nicole Courtois e l’anno successivo, il 1995, esce in Francia il suo primo album intitolato “Montgolfieres”.

Neanche un anno dopo Gianmaria pubblica il secondo lavoro “Extra-Muros”, ma è dopo la brillante esibizione all’Olympia di Parigi del 1996 che l’Italia si accorge del “suo” cantautore.

Nel 1999 l’album “Lampo” esce anche in Italia, ma Gianmaria non abbandona il posto di ferroviere e continua a dividersi fra binari e concerti in tutta Europa. La consacrazione nel Bel Paese arriva l’anno successivo con il “Valzer di un giorno“, il primo album di produzione italiana, un disco che ad oggi ha venduto oltre 80.000 copie. “Altre altitudini” (2003) e “Da questa parte del mare” (2006) sono il passato recente.

Quale è il tuo rapporto con la musica? “La canzone è un’arte minore rispetto alla purezza della poesia o della scrittura in genere, perché si appoggia e sfrutta le scorciatoie della musica che, diciamolo, è un po’ puttana…Ciò nonostante credo che meriterebbe più rispetto soprattutto da parte di chi la propone, a maggior ragione se si pensa a quante canzoni stupende rimangono chiuse nei cassetti…”

C’è un misto di pudore e sfrontatezza nel suo volto quando si parla di musica, della sua musica: “Quando scrivo una canzone cerco di autocensurare tutto ciò che in qualche modo riguarda solo me, così evito l’ansia da prestazione e la vergogna quando la faccio ascoltare a qualcuno per la prima volta.”

“Io al contrario di tanti altri colleghi non ho un rapporto quotidiano con la chitarra, talvolta la lascio appesa al muro per mesi e se quando la riprendo mi ricordo quello che avevo suonato l’ultima volta, allora quel qualcosa deve diventare canzone e inizio a lavorarci.”

Nella sala del teatro scende il silenzio quando testa suona alcune delle sue canzoni più belle, “Una lucciola d’agosto“, “Come al cielo gli aeroplani” e poi “Ritals” una canzone dedicata all’emigrazione… Quale è la posizione di Gianmaria sul tema?

“Io non mi aspettavo che l’immigrazione in Italia non creasse problemi, ma sinceramente mi aspettavo un po’ di memoria in più da parte nostra. La cosa che mi fa arrabbiare è che le pulsioni di ognuno di noi, stupide quanto normali, spesso vengono aizzate da media e politica e mai calmate”.

Gabriele Serpe

 

 


  • cantautori, spettacoli teatrali
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Il Vangelo al Teatro della Corte fino al 7 maggio. Un anelito alla libertà ed alla verità senza porsi limiti
    Il Vangelo al Teatro della Corte fino al 7 maggio. Un anelito alla libertà ed alla verità senza porsi limiti
  • Una casa di bambola, uscire dall’infanzia per diventare persone. Al Teatro della Corte dal 4 al 9 aprile
    Una casa di bambola, uscire dall’infanzia per diventare persone. Al Teatro della Corte dal 4 al 9 aprile
  • L’isola degli schiavi di Pierre de Marivaux. Servi dei padroni o servi-padroni? Vince la nobiltà, quella d’animo
    L’isola degli schiavi di Pierre de Marivaux. Servi dei padroni o servi-padroni? Vince la nobiltà, quella d’animo
  • Passaggi, sguardi sulla morte. La rassegna del Teatro della Tosse sulla “grande consolatrice”
    Passaggi, sguardi sulla morte. La rassegna del Teatro della Tosse sulla “grande consolatrice”
Altri articoli di questa categoria
  • La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
    La pandemia e le responsabilità degli adulti. Bruno Morchio: “Ai ragazzi serve la rielaborazione critica della realtà”
  • Pronta la terza edizione della biennale “Le Latitudini dell’Arte”. A Palazzo Ducale dal 16 luglio
    Pronta la terza edizione della biennale “Le Latitudini dell’Arte”. A Palazzo Ducale dal 16 luglio
  • Torna il Suq, presentata l’edizione numero 19. Teatro, musica, danza, incontri e cucine dal mondo nel ricordo di Roberta Alloisio
    Torna il Suq, presentata l’edizione numero 19. Teatro, musica, danza, incontri e cucine dal mondo nel ricordo di Roberta Alloisio
  • Comune di Genova deroga sull’ordinanza anti movida per 2 Giugno e San Giovanni. Tutti gli appuntamenti per la Festa della Repubblica
    Comune di Genova deroga sull’ordinanza anti movida per 2 Giugno e San Giovanni. Tutti gli appuntamenti per la Festa della Repubblica

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2023 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista