Un'idea di Stefania Marongiu, sostenuta da AMa, Yeast e CIV, per introdurre un modello di mobilità sostenibile e dare slancio al quartiere. Trovato lo spazio per il deposito bici, i ciclisti sono pronti a invadere le vie del centro?
Chi segue quotidianamente Era Superba lo ricorderà: qualche mese fa vi abbiamo parlato di Bikerevolution, un progetto a favore della mobilità sostenibile nel quartiere della Maddalena, sostenuto dall’associazione AMa, da Yeast e dal CIV di zona. Vi avevamo parlato della prima fase del progetto, che consisteva nel compilare un questionario per individuare da un lato persone che normalmente si spostano in bicicletta nel quartiere, e dall’altro proprietari di bassi disposti ad affittare. Eccoci finalmente giunti alla fase finale, quella che porta direttamente all’avvio di un progetto importante per la comunità: Bikerevolution ha finalmente un locale per il suo bici box in Vico delle Fasciuole, traversa di Via della Maddalena direzione Via San Luca.
Ci racconta Stefania Marongiu, ideatrice del progetto nonché membro di AMa e socia fondatrice di Yeast: «Abbiamo preso in affitto il locale grazie all’aiuto della cooperativa Il Laboratorio che ci fa da garante con il proprietario, un privato. Abbiamo riscontrato la solita difficoltà a trovare un posto a prezzi ragionevoli. Spesso chi ha proprietà, ad esclusione del privato che ha acconsentito a trattare con noi, preferisce lasciarle vuote piuttosto che affittarle a persone “solide e credibili” a un prezzo ragionevole. Il CIV ha sempre chiesto alle istituzioni di incentivare in qualche maniera prezzi più sensati. Ma insomma, nonostante tutto, dopo mesi di ricerche ce l’abbiamo fatta. Diciamo che il nostro bici box mostra positivamente sia ai cittadini che alle istituzioni che insieme si può fare molto, che basta poco per introdurre un nuovo modello di mobilità e soprattutto rivitalizzare zone con “criticità”».
Una volta trovato il locale al piano terra, dunque, il progetto prenderà definitivamente il via e i biker del centro storico e della Maddalena potranno utilizzare lo spazio come deposito per le loro bici, dal momento che la conformazione del quartiere spesso sembra boicottare le buone intenzioni dei ciclisti: molti palazzi sono senza ascensore e hanno rampe di scale strette e impervie, le strade sono prive di rastrelliere e c’è rischio di furti o vandalismi.
Può ospitare fino a 30 biciclette, tra appese e a terra. Finora sono già state individuate le prime 22 bici per adulti e 4 per bambini. Le successive saranno introdotte dopo l’avvio. Chi vorrà lasciare la bici nel box dovrà iscriversi ad AMa (per legge e per avere copertura assicurativa dell’associazione di promozione sociale), firmare un regolamento interno per servizi erogati a soci e pagare anticipatamente i mesi di deposito. Il prezzo si aggirerà attorno ai 12 euro al mese (si attende ancora il preventivo per la polizza furto e incendio, dopo si potrà fare una stima precisa dei costi a carico dei partecipanti). «Abbiamo deciso alcuni aspetti tecnici con il Cicloriparo Genova -racconta Stefania- e proseguiamo con loro la nostra collaborazione nata a Mobilitiamaciv. La rete è forte!».
La rete è forte eccome: nel frattempo, tutto il quartiere della Maddalena, noto per lo spirito di partecipazione di associazioni, abitanti e commercianti, si sta attrezzando per partecipare a Bikerevoltion. Il Manena Hostel metterà a disposizione due biciclette da affittare ai propri ospiti e disporrà di un angolo dedicato ai clienti dell’ostello che portano con sé la propria bici. Inoltre, una lotteria a premi (qui si può consultare il regolamento) creata da Stefania e dagli altri di AMa per finanziare sia il bici box che la futura sede del gruppo (vedi approfondimento di Era Superba sul bando per progetti del quartiere finanziato dal Comune, ndr), finora ospitata all’interno dei locali del Laboratorio Sociale di Vico Papa.
L’inaugurazione del bici box vera e propria avrà luogo nel corso delle celebrazioni del Maddacarnevale (il prossimo evento sociale del quartiere che vuole replicare il successo del Madd@natale del 21 dicembre scorso, attenuato solo dal maltempo). In questa occasione, troveranno spazio anche i commercianti “amici della bici”, ovvero esercenti del quartiere che fanno parte del CIV e che hanno deciso di aderire a Bikerevolution, rendendosi riconoscibili ai bikers mediante l’esposizione della relativa vetrofania. I commercianti metteranno a disposizione dei ciclisti brugole, pompetta e attrezzatura per piccole riparazioni, offriranno acqua e daranno indicazioni per orientarsi nei vicoli. Gli ideatori di Bikerevolution hanno pensato proprio a tutto: esiste già un logo “amici in bici” dove un personaggio stilizzato bianco, su sfondo blu, sfreccia sulla sua bici: l’omino si è già guadagnato l’epiteto di “Super Maddo” (ricalcando il nome del noto e amato Super Mario) e già si candida a diventare la mascotte di AMa e del CIV.
Commenta ancora Stefania: «È molto importante per AMa e per Yeast il rapporto con il CIV, composto da persone disponibili e “illuminate”, che si differenziano dallo stereotipo del tipico commerciante genovese stile “torta di riso finta”». Di certo anche grazie a loro, e grazie a tutti i volenterosi soggetti che orbitano attorno al magico mondo della Maddalena, tutto questo è stato reso possibile. Un’iniziativa partita dal basso, che ha trovato sostegno e spazio per essere realizzare: un po’ come un sogno che diventa realtà. Ci auguriamo che ce ne saranno molti altri.
Elettra Antognetti