Dal Comune arriva il preavviso di diniego a costruire a causa delle eccessive volumetrie previste nel progetto del nuovo auto silos. Ora si attendono le modifiche da parte del proponente la Fondazione Contubernio D'Albertis
L’iter per la costruzione del maxi auto-silos a 5 piani nell’area verde di Bosco Pelato tra Piazza Solari e via Amarena a San Fruttuoso, che nel giugno scorso pareva avviato verso una conclusione favorevole alla realizzazione dell’operazione immobiliare, subisce un brusco stop: l’amministrazione comunale, infatti, ha inviato ai proponenti del progetto – la Fondazione Contubernio D’Albertis, proprietaria dell’area – un preavviso di diniego dell’autorizzazione a costruire per “eccesso di volumetrie”. Dunque, se il progetto non sarò modificato con una riduzione di volumi, il Comune non rilascerà il permesso di costruire.
Si tratta della prima – seppur parziale – vittoria per il Comitato di abitanti da tempo mobilitato contro l’ipotesi di realizzazione del parcheggio a scapito dell’ultimo polmone verde del quartiere (il cosiddetto Bosco Pelato). I residenti contestano soprattutto l’impatto ambientale del silos sul delicato equilibrio idrogeologico di una zona, quella di San Fruttuoso, già ampiamente cementificata. Per sostenere le ragioni del no all’intervento, nell’estate 2013, il Comitato aveva sottoposto all’esame degli uffici comunali ulteriore documentazione relativa agli aspetti geologici e di inquinamento ambientale.
La decisione di inviare il preavviso di diniego è frutto degli approfondimenti effettuati dagli uffici comunali all’edilizia privata, come spiega il Vicesindaco Stefano Bernini:
Tra gli elementi sollevati dal Comitato soltanto uno assume particolare rilevanza, ovvero quello relativo al fatto che il progetto prevede una costruzione non completamente interrata. In pratica, un intero piano dell’auto-silos risulta fuori terra.
Adesso, se la Fondazione Contubernio D’Albertis vorrà ottenere il permesso di costruire, dovrà necessariamente modificare il progetto: «I proponenti hanno tempo 15 giorni per presentare delle osservazioni o per presentare una nuova soluzione progettuale – continua Bernini – In caso di modifica gli uffici daranno il loro assenso». Anche alla luce dell’esistenza, per Bosco Pelato, di una norma speciale in materia urbanistica approvata dal passato ciclo amministrativo (quello guidato dall’ex Sindaco Marta Vincenzi) che affermava la possibilità di realizzare l’auto-silos. Per evitare che ciò avvenga il Consiglio comunale dovrebbe rivedere tale norma speciale. «Ma oggi modificare una norma speciale già approvata dal Consiglio vuol dire esporsi anche civilmente – sottolinea il Vicesindaco – aprendo la strada ad eventuali ricorsi».
A proposito di controversie giudiziarie, Giovedì 30 gennaio è prevista l’udienza del Tar in merito alla causa che la Fondazione Contubernio D’Albertis ha promosso contro il Comune, citandolo per danni, per non averle ancora rilasciato il permesso di costruire.
Comunque sia, sul tavolo restano diverse incognite che fanno ben sperare il Comitato di cittadini. Interrogativi legati all’opportunità o meno di realizzare l’operazione immobiliare da parte di committenti ed esecutori (Codelfa, impresa controllata dal Gruppo Gavio che ha acquisito l’area dalla Fondazione).
Senza dimenticare che, nonostante le necessarie modifiche, il progetto dovrà garantire le previste opere pubbliche di compensazione – vale a dire il campetto polivalente e, soprattutto, l’ascensore inclinato di collegamento tra Piazza Solari e via Amarena – opere per le quali è già stata firmata una convenzione con il Comune. Con un piano in meno, quindi minori parcheggi, staremo a vedere se i soggetti privati riterranno ancora fattibile l’investimento.
L’amministrazione comunale attende la risposta dei proponenti e poi deciderà come procedere.
Matteo Quadrone