I tempi di intervento e ripristino da parte di Aster potrebbero essere velocizzati. Il servizio, in mano alla direzione centrale della Mobilità del Comune, sarà delegato ai Municipi. Si inizia con sei mesi di prova per Bassa Valbisagno e Ponente
Alzi la mano chi non ha mai “mugugnato” contro le zebre scolorite, il cartello di divieto di sosta nascosto tra le fronde degli alberi o lo specchietto frantumato da qualche bontempone che impedisce di avere una buona visuale su qualche incrocio stradale particolarmente insidioso. Manutenzioni e segnaletica sono state chiamate più volte in causa nel corso del Consiglio comunale flash di ieri pomeriggio (50’ di seduta ordinaria preceduta da non più di tre quarti d’ora dedicati agli articoli 54). In particolare, in Sala Rossa si è parlato degli attraversamenti pedonali di viale Canepa (Sestri Ponente), via Bolzaneto e della proposta dei Consiglieri De Benedictis e Mazzei (Gruppo Misto) di realizzare una mappatura dello stato della segnaletica sul territorio cittadino.
Se, da un lato, l’assessore Dagnino ha escluso la fattibilità della stessa per la sostanziale impossibilità di monitorare con precisione tutto il territorio cittadino, dall’altro ha anche annunciato una piacevole novità. A partire dal prossimo anno, infatti, i tempi di intervento e ripristino delle situazioni degradate da parte di Aster potrebbero essere notevolmente velocizzati. Il servizio, attualmente in mano alla direzione centrale della Mobilità del Comune di Genova e al rispettivo assessorato, sarà delegato ai Municipi che tratteranno le urgenze gestendo direttamente i rapporti con la partecipata, naturalmente previa copertura economica ad hoc di Tursi che dovrebbe attestarsi sull’ordine di grandezza di 20/25 mila euro.
Si inizierà con una sperimentazione di 6 mesi in due delegazioni chiave della nostra città, la Bassa Val Bisagno e il Ponente, come ci racconta l’assessore Dagnino: «Il degrado delle strisce pedonali, la cui durata media di integrità è di circa un anno, e della segnaletica stradale è un tema che sta molto a cuore ai cittadini. Ma monitorare tutto il territorio per il Comune e per Aster è complicato. Per questo, con l’assessore Crivello abbiamo pensato di accorciare il percorso amministrativo e delegare la funzione del rifacimento ai Municipi. La segnalazione del cittadino arriverà al Municipio che la girerà direttamente ad Aster, senza passare dagli uffici centrali del Comune. È evidente che la fase di sperimentazione è necessaria per testare se i Municipi avranno le forze per garantire l’efficienza del servizio, ad esempio dal punto di vista del personale». Ecco perché si è deciso di procedere per gradi, partendo dai Municipi III e VII. «Mi auguro – ha aggiunto Dagnino – di poter presentare la delibera nelle prossime settimane e partire con la sperimentazione già dal 1° gennaio. È chiaro che se il servizio funzionasse come previsto, dovremmo estenderlo successivamente a tutto il territorio genovese».
E magari, aggiungiamo noi, non fermarsi solo al rifacimento degli attraversamenti pedonali, degli stop, delle linee di arresto e al ripristino di paletti di specchi e segnali verticali, ma estenderlo anche ad altre tipologie di segnalazioni come le buche sull’asfalto, i marciapiedi dissestati o la rimozione di barriere architettoniche. Non però all’introduzione di segnaletica ex novo: per quella c’è bisogno di autorizzazioni e ordinanze che devono partire per forza dagli uffici centrali e dall’assessorato.
«Il progetto – ci spiega Mauro Avvenente, presidente del Municipio VII Ponente – chiama in causa la segnaletica orizzontale e verticale non strategica per la città. Quella, insomma, delle vie interne. Ma non si tratta di un’elargizione di Tursi perché questa competenza fu prevista dallo stesso Statuto del Comune di Genova nel momento in cui si diede vita ai Municipi. Con qualche anno di ritardo, ma ci stiamo lavorando. È fondamentale, infatti, che i Municipi acquisiscano una forza maggiore soprattutto in ottica della costituzione della Città Metropolitana».
Siamo, dunque, di fronte a una delle prime tessere del puzzle di un parziale trasferimento di competenze dal Comune ai Municipi, che si inerisce nell’ambito di un tavolo di lavoro dedicato al decentramento, di cui fanno parte i presidenti Avvenente e Marenco (Centro – Ovest), l’assessore Crivello, due rappresentanti dei segretari municipali e un dirigente comunale. Le prossime tessere dovrebbero riguardare alcuni aspetti di politiche sociali, particolarmente per quanto riguarda minori e anziani.
Sempre a proposito di manutenzioni e lavori pubblici sul territorio, il Consiglio comunale di ieri ha anche approvato una delibera di giunta che stanzia 92 mila euro per la messa in sicurezza di via Moretti, in seguito alla frana del 22 ottobre scorso, che ha messo in crisi la viabilità delle alture di Voltri, in zona Fabbriche – Val Cerusa.
Simone D’Ambrosio