La riqualificazione dell'ex casa di tolleranza di Vico del Dragone, bombardata durante la seconda guerra mondiale, sembra essere prossima: al via un progetto per favorire l’autonomia abitativa dei giovani finanziato da POGAS e Tursi
Nella zona è uno degli ultimi edifici non risanati fra i tanti bombardati ai tempi della seconda guerra mondiale: la triste sorte dell’edificio compreso tra Vico del Dragone e Piazza delle Lavandaie, un tempo casa di tolleranza, potrebbe essere vicina ad una svolta decisiva. A breve le macerie del rudere saranno rimosse e si procederà con la costruzione di una palazzina destinata ai giovani: coppie, single, ragazze madri o padri con figli a carico.
La proposta di risanamento si inserisce all’interno di un progetto datato 2008, predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche giovanili e le Attività sportive (POGAS), destinato ad agevolare la cosiddetta “generazione 1000 euro”, ragazzi e ragazze che subiscono le dure regole del mercato del lavoro e di quello immobiliare e che hanno difficoltà a costruire un progetto di vita autonomo. In base alla proposta POGAS, in 14 città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia, Palermo, Catania, Messina, Trieste, Cagliari) tra febbraio e maggio 2008 sono stati promossi progetti per favorire l’autonomia abitativa dei giovani, incrementando l’offerta di alloggi in affitto a prezzi contenuti.
A Genova, in particolare, l’iter è stato gestito da Tursi, che ha promosso la costruzione di 24 alloggi a basso costo nel centro storico, finanziati dal Ministero, dal Comune e da ARTE – Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia: molte delle abitazioni previste sono già state realizzate, mentre alcune -come quelle di Piazza delle Lavandaie/Vico del Dragone- devono ancora vedere la luce. In Vico del Dragone, in particolare, è prevista la costruzione di 12 alloggi dei 24 totali. Attualmente ARTE e Comune di Genova sono in procinto di indire il bando per l’assegnazione dell’appalto. I lavori veri e propri partiranno al più tardi entro febbraio.
Così commenta Simone Leoncini, presidente del Municipio I Centro Est: «La cosa importante è che sia stato messo in atto un processo di riqualificazione urbanistica interessante. Da parte mia, sollecitazioni in questo senso sono arrivate subito dopo il mio insediamento perché gli spazi sono da sfruttare e da restituire alla cittadinanza, non importa in quale forma: se come casa dello studente, o come palazzina per le giovani coppie e le famiglie. Ci sembrava troppo limitante destinare gli spazi solo a coppie, perciò abbiamo preferito tenere in considerazione la realtà e incontrare uno spettro più ampio di richieste. Si costruisce sul costruito».
Anche nel ghetto (sempre nel Municipio I, in Vico Untoria) è stato avviato un processo simile: qui inizialmente si dovevano restaurare alcuni immobili vincolati a residenza studentesca e adibirli a “casa dello studente”. Tuttavia ARSSU, dapprima interessata al progetto, è poi fuoriuscita dalle trattative e si è tirata indietro dal progetto per mancanza di fondi. Così, è stato chiesto a Ri.Genova – Riqualificazione urbana Genova s.r.l. (azienda partecipata per oltre il 70% dal Comune, per la promozione e attuazione di interventi di recupero edilizio e urbanistico, in particolare nel centro storico) di svincolare l’immobile in questione, per destinarlo a famiglie e giovani coppie, con incentivi particolarmente convenienti e sempre nell’ottica di un ripopolamento “sano e sensato” del ghetto (vedi speciale Era Superba sul ghetto di Prè, numero 51 della nostra rivista).
Elettra Antognetti
Questo articolo è stato scritto grazie ai sopralluoghi di #EraOnTheRoad. Contattaci per commenti, segnalazioni e domande: redazione@erasuperba.it
Sempre a costruire. Decrescita demografica, pochissimi i giovani, moltissime case vuote, interi palazzi vuoti e si continua a rubare spazio urbano.
Il rudere è quasi demolito e iniziaranno con la costruzione di 12 alloggi in una zona fortemente urbanizzato e con oggettive problematiche in termini di viabilità.