Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

“Non ti pago”, in scena alla Corte fino al 29 gennaio, il demone del gioco all’italiana

Napoli tra i suoi immortali santuarietti del gioco, il botteghino del lotto e l'aiutino dei defunti (altrui). Lo spettacolo in scena al Teatro della Corte fino al 29 gennaio


25 Gennaio 2017Genova in scena

non-ti-pagoLa  Compagnia di teatro di Luca De Filippo ci propone un gustoso ventaglio di caratteristi e caratteristiche del miglior teatro napoletano, immergendoci in un mondo di ieri, vintage sì, nell’abbigliamento, ma non certo sorpassato, teso ad inseguire il sogno tutto italiano (forse…) del colpo di fortuna al gioco: un mondo a tinte forti di famiglie e di vicinato, fatto di aspettative, di credenze, di ostinazioni, di maledizioni, di dispetti, di invidie.

Evento: “Non ti pago” – Teatro Stabile di Genova

Ferdinando, il protagonista,è il proprietario  del banco del lotto e, da buon napoletano, giocatore seriale  anche lui, come il suo sottoposto Mario; quest’ultimo, a differenza del principale, è fortunato al gioco e lo è soprattutto stavolta, azzeccando il colpo grosso sui numeri forniti in sogno proprio dal padre defunto di  Ferdinando.

La fortuna di Mario fa esplodere l’indole meschina ed invidiosa  del protagonista: egli sostiene che il padre si è sbagliato, nel buio della notte ha confuso le persone, i numeri voleva mandarli a lui, suo figlio, perciò  suoi sono i numeri, sua  la vincita, suo il biglietto che contiene la fortuna.

In genere l’essere umano tende a respingere le accuse di nutrire sentimenti negativi; la peculiarità di Ferdinando è invece quella di ammettere platealmente la sua invidia, che definisce “sete di giustizia” verso le persone più  fortunate ma meno meritevoli. Perciò l’uomo scarica  sul fortunato  malcapitato una lunga ed articolata maledizione, qualora osasse riscuotere la vincita, un’invettiva pregna  di una tale forza negativa di suggestione da impedire in pratica a Mario di riscuotere la vincita.

Sonnecchia in Ferdinando, parallelo all’invidia, un soffuso astio verso un giovane che, non pago di essere fortunato, è anche corteggiatore, gradito alla moglie, di sua figlia, nel silenzio complice di ambedue le donne:sentimento non estraneo ai padri di tutti i tempi quando percepiscono di essere tenuti al di fuori dalle faccende domestiche di una certa importanza, considerando la cosa  come un affronto  alla propria dignità di pater familias.

Il finale, dopo quasi due ore di incalzanti trovate  di verace napoletanità, che passano senza pesantezze, riporta la pace  e l’accordo in famiglia e nell’enturage, intorno ad una tavolata colma di cibi non proprio da buongustai, coronata dall’annuncio delle nozze imminenti.

Scenografia originale dai colori decisi e naif, nella suggestiva trovata di un palcoscenico incorniciato fuori scena dai  numeri del lotto. Una parlata napoletana a  tratti assai stretta, più intuita che compresa ( potrebbe essere attenuata con il trucco goviano della  ripetizione delle battute in italiano), non intacca la bravura e l’affiatamento degli attori.

Scritta da Eduardo De Filippo nel 1940, “Non ti pago” ha il merito di aver orientato la critica ad una valutazione  più oggettiva dell’arte dei De Filippo, fino a quel momento apprezzati come attori ma ritenuti di secondo piano come autori. L’indole  “negativa” del protagonista pare contrapporsi a quella positiva del padre di famiglia di “Napoli milionaria” (1945), il sensato marito che esorta a lasciar passare la nottata per ristabilire  le situazioni: non a caso Eduardo De Filippo inserì in origine le due tragicommedie nella  medesima raccolta “La cantata dei giorni dispari” .

Elisa Prato

+ “Non ti pago” al Teatro della Corte – Teatro Stabile di Genova dal 24 al 29 gennaio
di Eduardo De Filippo, diretto da Luca De Filippo (alla sua ultima regia) e prodotto dalla sua Compagnia. 


  • eventi, spettacoli teatrali, teatro stabile
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Giornata Europea della Musica, visite guidate al Carlo Felice e una lunga notte jazz in Conservatorio
    Giornata Europea della Musica, visite guidate al Carlo Felice e una lunga notte jazz in Conservatorio
  • Perché la vita è formazione continua, “Mors tua, vita mea” per la rassegna di drammaturgia contemporanea al Duse
    Perché la vita è formazione continua, “Mors tua, vita mea” per la rassegna di drammaturgia contemporanea al Duse
  • Torna il Suq, presentata l’edizione numero 19. Teatro, musica, danza, incontri e cucine dal mondo nel ricordo di Roberta Alloisio
    Torna il Suq, presentata l’edizione numero 19. Teatro, musica, danza, incontri e cucine dal mondo nel ricordo di Roberta Alloisio
  • 2 Giugno, ecco le celebrazioni a Genova: spettacolo pirotecnico e per la prima volta due inediti di Domenico Piola esposti al pubblico
    2 Giugno, ecco le celebrazioni a Genova: spettacolo pirotecnico e per la prima volta due inediti di Domenico Piola esposti al pubblico
Altri articoli di questa categoria
  • Il ragazzo che amava gli alberi. Lo spettacolo del Duse per capire il richiamo della natura e delle sue radici
    Il ragazzo che amava gli alberi. Lo spettacolo del Duse per capire il richiamo della natura e delle sue radici
  • L’uomo dal fiore in bocca, Pirandello apre la stagione dello Stabile al Duse
    L’uomo dal fiore in bocca, Pirandello apre la stagione dello Stabile al Duse
  • Teatro Stabile di Genova, quarto in Italia per finanziamenti pubblici: da Roma 1 milione e 874mila euro
    Teatro Stabile di Genova, quarto in Italia per finanziamenti pubblici: da Roma 1 milione e 874mila euro
  • Teatro della Tosse, sperimentazione e conti in ordine. Da Roma arrivano 675mila euro
    Teatro della Tosse, sperimentazione e conti in ordine. Da Roma arrivano 675mila euro

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista