Ieri il primo incontro nell’Auditorium della Regione, un'iniziativa promossa dall’Assessorato per il Turismo e per la Cultura e dall’agenzia TurismoInLiguria, rivolta agli utenti dei social network, ai blogger e a chiunque ami la Liguria
Se l’unione fa la forza, figuriamoci l’unione in rete. Questo, in sostanza, è il nocciolo della questione proposta ieri all’incontro di presentazione del progetto “Social media team diffuso” da Angelo Berlangieri, Assessore al Turismo della Regione Liguria, da Francesca Montaldo, responsabile del marketing dell’agenzia per la promozione del turismo in Liguria (che cura il blog “La Liguria racconta“) e da Roberta Milano (docente universitaria e consulente su web marketing e turismo) sull’onda del successo delle Invasioni Digitali e della copertura mediatica offerta, del tutto spontaneamente, dagli utenti dei social network a Ideona, rassegna televisiva che si è tenuta a Savona nell’ambito del Savona Screen Festival. Un’unione di utenti di Facebook e Twitter, di blogger e di “persone comuni” che raccontano la propria terra con passione, ognuno secondo le proprie competenze e i propri interessi, tutti riuniti sotto un hashtag comune, #smtdliguria, e con lo stesso intento: rilanciare il turismo.
C’è chi è “novizio”, chi posta saltuariamente, chi lo fa per professione: un registro in cui proporsi e iscriversi, una lista di eventi cui partecipare, magari grazie a un pass o a un biglietto gratuito, un articolo da scrivere, da condividere sul proprio profilo, sulla propria piattaforma, in modo “certificato”, quindi attendibile per il turista; un’informazione non frammentaria, strutturata con coerenza e strategia, in uno scambio reciproco di visibilità, di crescita, d’accoglienza. Un turismo 2.0.
Il progetto, sicuramente suggestivo, è tuttavia ancora un po’ nebuloso (le proposte sono partite quasi tutte dagli utenti presenti), non è semplice immaginare la comunicazione spontanea e istintiva dei social network e dei blog inserita negli schemi di una strategia coordinata di promozione del territorio. Qualche dubbio anche sul principio fondante del progetto “Social media team diffuso”; per sorridere… è un po’ come chiedere a un pittore di dipingere per hobby le strisce pedonali al posto del Comune, perché, tanto, si tratta pur sempre di pitturare, e sicuramente il pittore sarà ben felice di farlo, no? Inoltre, l’iniziativa si scontra con la situazione instabile e non particolarmente efficiente della rete d’informazione turistica presente nei comuni della Liguria: segnaletica assente, infopoint turistici che propongono orari improbabili, QR code nascosti abilmente, tutto ciò rende forse poco utile un sito funzionante, un blog molto ricco, un tweet poetico.
Insomma, non può certo essere questa la soluzione per migliorare la promozione turistica del nostro terriorio, ma l’intenzione rimane assolutamente meritevole: riconoscere, da parte delle istituzioni, i propri limiti e tentare, con l’aiuto degli interessati, di uscire dal tunnel, è un passo ammirevole. Voler promuovere un territorio che ha risorse innumerevoli e sostenitori appassionati (l’affluenza inaspettata di ieri l’ha dimostrato) è un’iniziativa che meriterebbe più considerazioni, più ragionamenti, più proposte; meriterebbe forse un altro tempo e un’altra società, attualmente entrambi sono sembrati ancora un po’ immaturi.
Giulia Fusaro
[foto di Daniele Orlandi]