Ad emergenza incendi finita, arriva la protesta dei Vigili del Fuoco, che lamentano carenze strutturali: «In questo modo ogni cosa diventa emergenza»
Sensibilizzare la popolazione sulla precaria condizione del soccorso, appesantita dalla carenza di personale e dalle nuove competenze. Per questo motivo stamattina decine di vigili del Fuoco, mobilitati da Usb, hanno manifestato sotto la sede Rai di Corso Europa, nella speranza di far arrivare al grande pubblico la «situazione reale» in cui si trova il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La protesta arriva a due giorni dall’incontro avvenuto in regione tra una delegazione dell’Unione Sindacale di Base dei Vigili del fuoco ela IV commissione ambiente e territorio di Regione Liguria, avvenuto dopo una richiesta fatta all’indomani della chiusura del Corpo Forestale ed il passaggio di alcune competenze ai Vigili del fuoco. Da piazza De Ferrari, come avevamo anticipato, nei prossimi mesi dovrebbe arrivare il finanziamento della convenzione per gli incendi boschivi pari a 500 mila euro, ma per i pompieri questo potrebbe non bastare «Noi come USB ribadiamo l’importanza di avere un sistema strutturato e nazionale che vada aldilà dell’accordo economico ed organizzativo con la regione – sottolinea il sindacato – attraverso il potenziamento dei nostri organici su tutto il territorio nazionale. La promessa del governo sull’assunzione di 1700 uomini non corrisponde a verità perché non risulta una coperture finanziaria sufficiente ed inoltre l’aumento di questo personale sarebbe lontano dalle medie europee (1 pompiere ogni 1000 abitanti)».
Il rischio è che si arrivi al collasso: l’emergenza incendi del mese scorso ha reso palese tutti i limiti di questa nuova impostazione, e in previsione della stagione estiva, è urgente evitare che un contesto del genere si ripeta «Oggi con questi organici l’ordinario si trasforma in una emergenza permanente, mettendo in seria difficoltà il sistema e sguarnendo le sedi cittadine a favore degli interventi per incendi boschivi»