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Da Génova a Genova, incontro con Angela Balbin tra musica e sapore di caffé

Angela Balbin, soprano di origine colombiana, è arrivata a Genova nel 2013, per perfezionare la propria professionalità nel settore del canto lirico. Attiva anche nel mondo dell’associazionismo, sta organizzando per la prossima primavera un gemellaggio al “gusto di caffè” tra la nostra cittù e la sua omonima che si trova in Colombia nella regione del caffè.


5 febbraio 2017Rubriche > Nuovi genovesi

Angela-balbinNei nostri incontri con i nuovi genovesi abbiamo avuto già occasione di conoscere il legame profondo tra Genova e il mondo latino-americano. Pochi sanno, però, che esiste un’altra Génova. Si trova in Colombia, nel dipartimento del Quindio, nel cuore della regione del caffè, la cosiddetta zona cafétera. Fondata nel 1903 da un gruppo di coloni, ha assunto il nome di Génova nel 1937, in omaggio alla città natale di Cristoforo Colombo. L’economia della città è ancora oggi fondata prevalentemente sulla coltivazione del caffè. Ed è proprio il caffè il punto d’incontro tra la città produttrice colombiana e la nostra Genova: il capoluogo ligure, infatti, è da sempre importante porto di approdo del caffè colombiano e latinoamericano, ed è al centro del gemellaggio che Angela Balbin sta organizzando per il prossimo mese di Maggio con l’associazione La Mela di Vetro.

Angela è arrivata in Italia quando era già una cantante lirica affermata, soprano per la precisione, esperta nei più diversi generi teatrali, ed è approdata a Genova proprio per perfezionare ulteriormente la sua professionalità nel settore del canto lirico frequentando i corsi per cantanti lirici, direttori d’orchestra e pianisti accompagnatori dell’associazione Spazio Musica. Una delle molte eccellenze artistiche e culturali della città, attiva dal 1979 e riconosciuta e patrocinata dalla sua nascita dal Ministero dello Spettacolo. Nel racconto della sua esperienza artistica abbiamo incontrato anche un genere poco conosciuto in Italia: la Zarzuela. E’ un genere musicale che alterna scene cantate, danze e scene parlate, non di rado comiche e interpretate da una coppia. La Zarzuela, come l’opera, raggiunse nell’ottocento il periodo di massimo splendore, ma in Spagna e nei paesi latinoamericani è tutt’oggi molto diffusa e popolare, ed ha rappresentato per molti noti artisti e cantanti lirici la prima esperienza musicale.

In Colombia avevi già avuto esperienze nel settore del canto e del teatro lirico? Quando hai deciso di trasferirti a Genova?
«Quando sono arrivata in Italia, 2013, avevo alle spalle una lunga esperienza ventennale come cantante lirica, soprano, in Colombia, soprattutto a Bogotà, la città dove sono nata. Ho lavorato con diverse compagnie liriche di Opera e Zarzuela. Fra le altre, ricordo la compagnia di zarzuela del maestro Jaime Manzur, il teatro Bellas Artes di Bogotà, il Coro Filarmonico di Bogotà, l’Opera de Colombia, la Fundacion Carmiña Gallo, Teatro Lirico de la Habana e Fundacion Arte Lirica de Colombia. Ho deciso di trasferirmi a Genova nell’estate del 2013 per motivi legati alla mia attività artistica, iscrivendomi al corso di Alto Perfezionamento in Canto Lirico dell’Accademia Spazio Musica tenuto dalla maestra Gabriella Ravazzi».

Mi potresti raccontare le tue esperienze e il tuo lavoro in ambito artistico a Genova?
«A Genova ho partecipato a diversi concerti con la mia accademia di canto, Spazio Musica, attiva non solo nella didattica, ma anche nell’organizzazione di manifestazioni musicali di alto livello. Inoltre ho cantato in diversi concerti di musica ispano-americana e lirica in diversi eventi sia di rilevanza regionale, sia nell’ambito latinoamericano, come il Festival “RiscopriAmo Latinoamerica”, organizzato nel maggio 2016, al Castello De Albertis, in occasione della Notte dei Musei. Molti eventi sono stati realizzati in collaborazione soprattutto con i consolati di Colombia ed Ecuador».

Ci potresti descrivere in che cosa consiste il genere teatrale della zarzuela, non molto conosciuto in Italia e quale è la caratteristica che la distingue dall’opera o dall’operetta?
«La Zarzuela può essere considerata il tipico genere lirico spagnolo. Assomiglia molto all’operetta italiana, perché racconta delle storie “locali” non solo con il canto, ma anche attraverso la recita e il ballo. Si distingue quindi dall’opera non solo per la presenza di scene recitate, ma anche per il forte legame con le tradizioni regionali e popolari. La Zarzuela inoltre è molto più allegra dell’opera, e trasmette il sentire, il tipico atteggiamento spagnolo, il “sentimento” spagnolo verso la vita».

Oltre all’attività in ambito artistico a Genova sei anche attiva in ambito associativo come responsabile per la Colombia per l’associazione La «Mela di Vetro. Ci puoi parlare degli eventi e delle attività che hai organizzato in ambito associativo?
Da poco più di un anno, sono referente per la Colombia dell’associazione culturale per il dialogo internazionale La Mela di Vetro. Per il prossimo 27 di Maggio, stiamo organizzando”Un abbraccio al gusto di caffè”, inizialmente previsto per il 14 Ottobre del 2016. Questo evento per me è particolarmente importante, perchè nell’occasione ci sarà un gemellaggio tra Génova nel Quindio (una regione nel cuore della zona “caffettiera” della Colombia) e Genova, il porto dove arriva il caffè colombiano, si trasforma nelle torrefazioni per poi arrivare nei più diversi e importanti caffè storici della città di Genova. Il caffè è oggi la bevanda principale della vita italiana. Accompagna le persone nella vita quotidiana, il gesto di prendere il caffè è legato a significati sociali, culturali, economici che vanno oltre la semplice bevanda Il caffè è il filo conduttore che unisce due città lontane, che condividono due nomi uguali: Genova».

Andrea Macciò


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L’autore | Andrea Macciò

Laureato in Scienze dell’Educazione e Scienze della Comunicazione Sociale e Istituzionale, si occupa di ricerca sociale sui processi migratori, sulla comunicazione interculturale e sulla rappresentazione delle migrazioni nei media.

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