Sabato 13 aprile una giornata per valorizzare arte, cultura e attività commerciali di via della Maddalena: ne parliamo con Manuel Sifuentes, titolare del Manena Hostel
Sabato 13 aprile 2013, a partire dalle 15, un nuovo evento organizzato nel Sestiere della Maddalena per ridare vita al quartiere del centro storico: slogan della giornata è Riprenderci la Maddalena per un giorno, poiché i vicoli saranno pacificamente “invasi” dai commercianti, artigiani e artisti che lo vivono quotidianamente, accompagnati da un gruppo di attori delle più importanti compagnie teatrali della città.
Per capire meglio la natura di questa giornata abbiamo parlato con Manuel Sifuentes, uno dei titolari del Manena Hostel. «Il titolo Maddalena on the road è nato in una delle tante riunioni che facciamo con il CIV: volevamo che fosse chiara la nostra volontà di stare sulla strada di impegnarci concretamente per questo quartiere e di rispondere in modo coerente a una crisi economica schiacciante e a una situazione ormai di degrado, di cui via della Maddalena diventa il simbolo ma anche il punto di partenza per una svolta positiva».
Le attività dei negozi del quartiere si sposteranno per un giorno in via della Maddalena, con il contributo del CIV e di tutte le associazioni del territorio, che da tempo organizzano periodicamente eventi di questo tipo, sul tema CIVivo CIVengo CIViaggio: «La risposta è stata positiva per quasi tutte le iniziative fatte. I visitatori sono stati in crescita fino a Natale con una piccola flessione sulle ultime, ma per ragioni indipendenti dall’organizzazione, a partire dalle condizioni metereologiche che non ci hanno aiutato. Non è facile fare una stima precisa dei visitatori in totale, ma diciamo che ogni volta – tra occasionali e interessati, comprendenti bambini genitori etc – abbiamo avuto circa 300 presenze a evento».
Il quartiere sarà “occupato” con sette postazioni, così collocate:
1. Chiesa della maddalena
2. Spiazzo vico rosa/vico dietro il coro
3. Angolo vico dietro coro vigne
4. Piazzetta Boccanegra
5. Quattro canti
6. Pellicceria
7. Angolo Via San Luca
Ci sono iniziative per riaprire le attività commerciali della Maddalena? «In questo momento purtroppo non ci sono più bandi aperti: il riscontro sui passati bandi è buono, poiché hanno rappresentato l’unico argine alla linea di chiusura ascendente, lo strumento dei bandi ha consentito ad alcuni di resistere, rinnovare e potenziare e ad altri di insediarsi con attività innovative e utili per il territorio. Finché questo passaggio è stato governato determinava prospettive, al momento siamo comunque in attesa».
Una di queste attività di recente inaugurazione è proprio l’ostello Manena, che da pochi mesi è attivo in città. «Facendo un piccolo bilancio di questi primi sei mesi di ostello non possiamo che sorridere: i risultati ottenuti sono andati oltre le nostre più rosee aspettative, abbiamo avuto un’occupazione alta anche nei mesi di bassa stagione, riscontrando un entusiasmo e un apprezzamento da parte degli ospiti – anche per Genova in generale – che ci ha dato ancor più energia e ottimismo. Abbiamo da poco superato quota 1.000 ospiti e ci è difficile elencare tutte le nazionalità, sono troppe! Crediamo fermamente che i servizi siano l’arma in più per continuare a crescere, quindi abbiamo in progetto walking tour, pubcrawl e cene in ostello. Questo grazie anche all’impegno forte con il Civ Maddalena e l’associazione Ama Abitanti Maddalena, due splendide realtà che sono letteralmente il motore della rinascita del quartiere, tante idee e tanto impegno disinteressato sono le caratteristiche che le accomunano».
In particolare, la nascita di questa associazione di cittadini – costituita anch’essa pochi mesi fa – ha permesso il vero rilancio del quartiere: «La nascita di Ama ha permesso la conoscenza tra abitanti del quartiere e la loro partecipazione attiva alle iniziative, raccogliendo la necessità di poter aderire a uno strumento organizzato e ufficialmente costituito, in grado di operare azioni di riqualificazione sociale e culturale e di essere soggetto relazionale con le istituzioni. Le azioni fino ad oggi svolte hanno contribuito ad elevare tra gli associati, ma non solo, il senso di vivibilità degli spazi pubblici, la presa di coscienza che se uno spazio è pubblico allora è anche nostro e non dobbiamo essere renitenti nel viverlo e attraversarlo. Le cose possono migliorare se tutti lo vogliamo ed ognuno di noi è disposto a mettersi in discussione e a partecipare».
Marta Traverso