Presentata la brochure che contiene i testi dei comportamenti di autoprotezione da adottare in caso di emergenza ambientale, tradotti in sette lingue (più una) dai genitori degli allievi dell’Istituto Comprensivo Teglia, in Valpolcevera
È stato presentato questa mattina a Palazzo Tursi, “Sicurezza senza confini”, un opuscolo multilingue a cura della Protezione civile e del Comune di Genova che riassume le buone pratiche di prevenzione in caso di alluvione, neve, terremoto, incendi e frane. Come riporta l’agenzia Aba News, il progetto nasce nella primavera del 2015 su proposta di alcune mamme dell’Istituto Comprensivo di Teglia, in Valpolcevera, zona duramente colpita dalle alluvioni degli ultimi anni. Il libro (la cui prima edizione subirà ancora dei miglioramenti nella traduzione) è il risultato proprio della collaborazione tra genitori, scuole, Protezione civile ed enti locali, e ha ottenuto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri. Per renderlo accessibile a tutti i cittadini di una Genova sempre più multiculturale, il volume è stato tradotto in 8 diverse lingue oltre all’italiano: albanese, francese, inglese, rumeno, spagnolo, arabo, dari (lingua madre in Afghanistan) e anche nel dialetto genovese. Il lavoro di traduzione ha coinvolto i genitori degli studenti, oltre a studenti e docenti della facoltà genovese di Lingue, mentre quella di Architettura ha contribuito alla realizzazione grafica del libro.
«Credo si tratti del primo progetto del genere a livello nazionale – sottolinea l’assessore alla Protezione civile del Comune Gianni Crivello – è un’ottima sintesi della cultura di Protezione civile». Un patrimonio di saperi indispensabile in un territorio fragile come il nostro, ribadisce il sindaco, Marco Doria. «Da quando la nostra giunta si è insediata – sottolinea il primo cittadino ricordando la riorganizzazione della Protezione civile e le iniziative di informazione della cittadinanza tramite sms in caso di emergenza – penso sia stato fatto molto, ma non può esserci sicurezza al 100%. Perciò, iniziative come queste sono molto importanti, come lo è chiedersi il perché della fragilità del nostro territorio, al fine di evitare gli errori fatti in passato».
Prevenzione e multiculturalismo sono le linee guida dell’iniziativa che, non a caso, è nata in un contesto in cui l’incontro tra culture diverse è realtà quotidiana. «La Valpolcevera – ricorda Maria Elena Tramelli, dirigente dell’Istituto comprensivo di Teglia, che comprende due scuole dell’infanzia, tre primarie e due secondarie di primo grado per un totale di 296 studenti – è zona classificata a “forte processo migratorio”». Una realtà – per dirla con Riccardo Damasio, funzionario della direzione Scuola e Politiche giovanili del Comune di Genova che ha seguito il progetto e che da più di 20 anni si occupa di interculturalità nelle scuole – in cui è “normale” considerare la diversità una ricchezza e non una fonte di conflitto.
Dalla diffusione iniziale nelle scuole, il libro verrà in un secondo momento messo a disposizione del pubblico nelle biblioteche e nei Municipi, e sarà possibile scaricarlo integralmente dal sito del Comune di Genova.