Superate le ultime criticità: un Tavolo permanente di indirizzo, a cui patecipano anche le associazione degli Artisti di Strada, deciderà sui luoghi di interesse e sistema prenotazione
Il nuovo regolamento per l’Arte di strada del Comune di Genova è stato approvato dal Consiglio comunale, ed è immediatamente eseguibile. Superati i dubbi sorti in sede di commissione: inserito il vincolo per l’amministrazione comunale di consultare il Tavolo di indirizzo, a cui partecipano anche le associazioni degli artisti, per decide le aree di interesse e i metodi di gestione degli spazi.
La Sala Rossa approva alla quasi unanimità (voto contrario di Lega Nord) il nuovo testo che aggiorna la normativa per le esibizioni degli artisti di strada: nuovi spazi, nuovi parametri, allargamento delle location a tutto il territorio comunale. Il nuovo regolamento è stato presentato all’aula leggermente modificato rispetto a quanto licenziato dalla commissione preposta nei giorni scorsi: aumentate le distanze minime tra artisti “sonori” (che passano da 60 a 120 metri, parametro invariato per tutti le altre tipologie di performance) e introdotto l’obbligo di consultazione del Tavolo d’indirizzo per la scelta delle aree considerate “di particolare interesse” e la definizione del meccanismo di “prenotazione” relativo alle stesse.
Proprio su quest’ultimo nodo si era acceso il dibattito: che metodo utilizzare per garantire la turnazione nei posti di maggior interesse, garantendo da un lato tutti gli artisti e la loro peculiarità “nomade”, e, al contempo, cittadini e commercianti? Al momento non è stato definito nessun meccanismo (la giunta aveva proposto un non meglio definito sistema di prenotazione attraverso mail), ma la “obbligatorietà” di essere consultati sulla questione ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli artisti, anche oggi presenti in aula: «A Trieste stanno sperimentato una sorta di “libretto dell’artista” – spiegano Tatiana Zakharova e Lucilla Meola – che funziona come il disco orario per i parcheggi, per cui l’artista segna orario di inizio e fine dello spettacolo su un documento, da esibire in caso di controllo». Una sorta di auto-regolamentazione, facilmente controllabile, che potrebbe rispondere alle necessità degli artisti di strada, garantendo la libera fruizione degli spazi; soluzione che potrebbe essere applicata anche nel capoluogo ligure.
Genova, quindi, fa un passo avanti verso il suo futuro di “Città d’Arte” con una scelta che onora l’inizio della Primavera: sempre più suoni e colori potranno riempire le strade, i vicoli e le piazze della Superba, proprio come i fiori che, in questa stagione, sbocciano spontanei e meravigliosi, capaci di arricchire, con la loro presenza, la loro bellezza e il loro profumo, il vivere di ognuno di noi.
Nicola Giordanella
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Foto estratta dal video di Susanna Roncallo
di Miguel Angel Gutierrez e Alberto Nikakis