Dopo due votazioni contrarie, arriva il via libera per la fidejussione in garanzia del mutuo dell'azienda che ha in concessione il Palafiumara. L'aula si spacca su un'eventuale responsabilità economica dei consiglieri per eventuali danni all'amministrazione
Il Consiglio Comunale torna sui suoi passi e “salva” il 105 Stadium. Dopo due bocciature in Sala Rossa, la fidejussione in garanzia del debito di General Productions s.r.l. verso Credito Sportivo, viene confermata e prorogata di un anno, portandone la scadenza al 2021. In questo modo, la società concessionaria del palazzetto potrà “sopravvivere”; di conseguenza cadono le incognite sul Palafiumara. Almeno per il momento.
Durante la votazione, l’opposizione, in precedenza compatta sul “no”, si spacca: sono 11 gli astenuti (Pdl e Percorso Comune), mentre scendono a otto i contrari (tutti i consigliere in quota M5S, più Bruno e Pastorino di FdS e De Benedictis del Gruppo Misto).
Ancora una volta accesa la discussione in Sala Rossa; ad appesantire il dibattito le dichiarazioni del vice Sindaco Stefano Bernini, che durante l’ultima seduta di commissione sull’argomento aveva ventilato il ricorso alla Corte dei Conti, in caso di un eventuale danno erariale causato dalla votazione contraria, come ripreso dalla stampa e non smentita in aula. Il ricorso al tribunale amministrativo statale si sarebbe potuto configurare per eventualmente risarcire l’ente comunale del danno, rifacendosi sui consiglieri contrari. Una dichiarazione che ha sollevato molti dubbi, e che nonostante la richiesta di chiarimenti da parte di Enrico Musso (poi presente in aula ma non votante a causa di una svista, ma che ha confermato la sua contrarietà), non ha trovato una risoluzione “tombale” : lo stesso Musso aveva richiesto un’ulteriore sospensione per fare approfondire l’argomento interpellando l’Avvocatura del Comune di Genova; sospensione però non approvata dall’assembla.
Il dubbio che rimane, è che il voto sia stato in qualche modo condizionato da questa possibile contropartita; fatto che ha anche un valore politico non di poco conto: «Quanto sono liberi i consiglieri nell’esercizio delle loro funzioni? Se devono rispondere in solido delle “perdite” dell’amministrazione, quanto possono essere condizionati?», si chiede lo stesso Musso. Sicuramente chi più e chi meno. Nei fatti oggi sono “comparsi” undici astenuti, che hanno permesso alla delibera di essere approvata.
Dopo quasi un mese, quindi, la delibera “105 Stadium” libera l’aula: un provvedimento per cui l’attuale giunta si è spesa molto (oggi in aula presente anche il sindaco Marco Doria) e che ha occupato diverse sedute di commissione e ben tre consigli comunali. La General Productions, il cui presidente Ernesto De Filippi aveva definito come irresponsabile il comportamento dei consiglieri, può tirare un sospiro di sollievo. La speranza è quella che l’affaire abbia ricadute positive anche per tutta la città, oggi come domani.
Nicola Giordanella