Convocata la prima assemblea pubblica per discutere dei Piani di Emergenza Esterna degli impianti a rischio incidente rilevante, scaduti da oltre un anno, come denunciato da un'inchiesta di Era Superba. Domani tocca alle industrie situate all'interno del Municipio II - Centro Ovest
Terminata la prima fase, con la quale è stata data evidenza pubblica delle tipologie dei vari impianti a rischio d’incidente rilevante, può incominciare il secondo passaggio previsto dalla legge per la revisione dei Piani di Emergenza Esterna, ovvero le consultazioni popolari. In questi incontri le autorità preposte alla sicurezza si confronteranno con la popolazione al fine di acquisire ulteriori elementi per la stesura dei piani. Un altro passo, quindi, verso l’aggiornamento dei PEE, che, come denunciato da Era Superba l’anno scorso, per quanto riguarda la provincia di Genova, sono tutti “scaduti”, obsoleti, in altre parole “fuori legge”. Oramai da più di un anno.
La comunicazione arriva direttamente dalla Prefettura, ente responsabile della stesura (e dell’aggiornamento) dei piani: il primo incontro è previsto per mercoledì 8 marzo, alle ore 17, presso l’Auditorium del Centro Civico Buranello, a Sampiedarena. Oggetto dell’assemblea pubblica, cinque impianti, collocati nell’area portuale all’interno del municipio di riferimento: Eni S.p.A. Refining & Marketing and Chemicals, Esso Italiana, Silomar s.p.a., Aoc Antipollution Operative Centre s.r.l., Getoil s.r.l. Tutti questi impianti, per lo più di deposito, sono ubicati nell’area portuale tra la Lanterna e Sampierdarena, creando la più grande concentrazione industriale di questo genere del nord Italia. Nel cuore della città.
Alla assemblea parteciperanno i responsabili di Prefettura, Regione Liguria, Comune di Genova, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Arpal, Asl3, Servizio Emergenza Sanitaria, Capitaneria di Porto, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Durante l’incontro verranno illustrati i dettagli tecnici degli impianti e delle normative a riguardo, per poi dare spazio agli interventi dei cittadini. Un’occasione per capire meglio la materia e discutere di un tema che riguarda tutti, cioè la sicurezza della città.
Nelle prossime settimane saranno calendarizzati gli altri incontri relativi ai rimanenti impianti: dopo questa fase è prevista una prima stesura delle dei PEE, bozze che saranno poi esaminate dagli enti locali interessati e dal CTR (Comitato Tecnico Regionale) ed eventualmente modificate. Successivamente è prevista una nuova fase di consultazione della popolazione con relativa eventuale rielaborazione della bozza con enti locali, per arrivare, infine, all’ approvazione finale. I PEE, una volta “perfetti”, saranno resi pubblici. Nella speranza di non dover essere mai utilizzati.