Sabato 8 aprile Masone ricorda i tredici partigiani fucilati nel 1944 a seguito dei rastrellamenti della Benedicta, erano tutti ventenni. Per non dimenticare
Sabato 8 aprile il Comitato Permanente della Resistenza della Provincia di Genova e il Comune di Masone commemoreranno il 73° anniversario dell’eccidio di Masone. L’8 aprile 1944 tredici patrioti tenuti prigionieri a Villa Bagnara, sede del locale comando tedesco, vennero fucilati da un plotone di esecuzione agli ordini di un ufficiale delle brigate nere. Erano giovani partigiani e renitenti alla leva rastrellati nella zona della Benedicta e nelle montagne circostanti. Molti di essi erano genovesi, provenienti dai paesi della Val Polcevera.
Nell’abitato di Masone presso Villa Bagnara fin dall’8 settembre 1943 si installò un comando tedesco con funzioni “antiribelli”. Grazie all’ausilio di pochi militari e qualche automezzo aveva la possibilità di monitorare la strada del Turchino che veniva spesso attraversata da gruppi di partigiani durante i loro spostamenti. Masone divenne una delle basi operative del rastrellamento cosiddetto della “Settimana Santa” del 1944. Difatti in quei giorni i nazifascisti vi concentrarono un forte spiegamento di uomini e mezzi che avrebbe dovuto neutralizzare la formazioni partigiane localizzate intorno al Monte Tobbio.
Parte dei partigiani catturati alla Benedicta e un centinaio di giovani renitenti alla leva rastrellati nelle zone della Valle Piota e della Valle Stura, vennero condotti prigionieri a Masone. Verso la sera dell’8 aprile 1944 tredici di essi vennero avviati poco fuori l’abitato del paese e passati per le armi da un gruppo di militi comandati da un ufficiale delle Brigate Nere. Come alla Benedicta e a Voltaggio anche a Masone le esecuzioni avrebbero dovuto svolgersi anche nei giorni successivi l’8 aprile ma il giorno seguente furono sospese in seguito ad un contrordine. Una parte dei prigionieri fu così trasferita a Novi Ligure e da lì inviata, su una tradotta ferroviaria, in Germania nei campi di sterminio nazisti. Un altro gruppo di catturati fu internato nel carcere genovese di Marassi. Molti di loro verranno in seguito uccisi per rappresaglia il 19 maggio seguente sul colle del Turchino in seguito all’attentato al cinema Odeon di Genova.
I nomi dei caduti, quasi tutti appena ventenni:
Gerolamo Pastorino , 20 anni
Tullio Colla, 30 anni
Giulio Subrero, 20 anni
Vittorio Pastorino, 20 anni
Giacomo Canepa, 20 anni
Aldo Merlo, 19 anni
Paolo Cuccabita, 28 anni
Alvaro Fabbri, 18 anni
Ambrogio Montaldo, 23 anni
Domenico Benso, 20 anni
Gino Morchio, 22 anni
Silvio Menini, 20 anni
Un partigiano ignoto, forse di nazionalità polacca.
Questo è il programma della giornata del ricordo:
– 9.30: raduno dei partecipanti presso Villa Bagnara
– 10.00: corteo e deposizione corone presso il cippo dei 13 martiri
– 10.30: deposizione corona al sacrario del Romitorio, S. Messa in suffragio celebrata nell’Abbazia del Romitorio da don Maurizio Benzi
– 11.15: intervento di Enrico Piccardo sindaco di Masone e orazione commemorativa di Ivano Bosco segretario generale della Camera del Lavoro di Genova.
Sarà presente una rappresentanza dell’istituto scolastico comprensivo Valle Stura.