Presso una delle più note Escape Room di Genova c’è lo scenario “Pandemia”, nel quale è stato riprodotto un laboratorio di ricerche dove i giocatori devono trovare una cura per il tremendo virus che rischia di sterminare l’umanità. Un gioco divertente, già conosciuto e giocato da centinaia di persone che attraverso giochi, enigmi e tranelli, devono riuscirci entro 60 minuti. Un modo piacevole ed intelligente per passare una serata insieme, mettendo in campo intuito e spirito di squadra.

Esistono, però, nel mondo molti Paesi nei quali tutto ciò non è gioco e non è affatto divertente. Ad esempio in Afghanistan. Al fianco di quelle popolazioni, da molti anni opera Emergency, con volontari e soprattutto con l’apertura di Ospedali e Punti di Primo Soccorso, offrendo cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Un modo per ricordarci che anche quando si gioca, ci si può informare e si può concretamente contribuire, per aiutare chi purtroppo non gioca affatto.

“Si tratta del primo caso in Italia nel quale uno scenario pensato per il gioco, viene del tutto riallestito e modificato in collaborazione con Emergency con lo scopo di informare in modo nuovo e coinvolgente, raccogliendo fondi per i progetti dell’associazione. Crediamo molto in questa iniziativa e nel ruolo che l’entertainment possa e debba avere anche nelle campagne di sensibilizzazione sociale. Certamente questo è solo l’inizio, perché dopo Genova ci piacerebbe coinvolgere le Sedi che abbiamo aperto in tutta Italia con iniziative simili, che possano avvicinare ai temi della difesa dei diritti umani e della solidarietà” – ha dichiarato Riccardo Zerbo, di Fugacemente.