Il dramma privato dell’industriale Joe Keller diventa nello spettacolo paradigma dei traumi e delle contraddizioni che, ieri come oggi, travagliano la società industriale
Da martedì 17 marzo il teatro della Corte propone lo spettacolo Erano tutti miei figli, tratto dal dramma di Arthur Miller,
Si tratta di uno spettacolo di teatro civile e di denuncia, che concentra l’attenzione sul nucleo famigliare dell’industriale Joe Keller, che da tre anni ormai piange la scomparsa del figlio disperso in guerra. Solo ora però, grazie all’intervento della fidanzata del giovane, si scopre cheproprio il padre, per accrescere i suoi profitti, aveva venduto parti d’aereo difettose all’aeronautica militare, causando la morte di ventun aviatori, tra cui probabilmente anche quella del figlio.
Arthur Miller (1915 – 2005) definì questo suo primo successo sulla scena statunitense «un’opera destinata a un teatro dell’avvenire, a diventar parte della vita dei suoi spettatori. Un’operaseriamente destinata alla gente comune – importante sia per la sua vita domestica che per il suo lavoro quotidiano – e insieme un’esperienza che allarga la consapevolezza dei legami che ci collegano al passato e all’avvenire, e che si celano nella vita». Il dramma privato diventa qui paradigma dei traumi e delle contraddizioni che, ieri come oggi, travagliano la società industriale.
Il tema del dramma, incanalato in una storia che avanza verso la necessità di uno scioglimento secondo il modello della tragedia greca, diventa così quello del rapporto tra capitalismo e morale. Un tema universale, cadenzato in un’azione che si svolge nel pieno rispetto dell’unità di tempo e di luogo, assumendo l’andamento di un’inchiesta indirizzata al disvelamento di una colpa abilmente nascosta, la quale, una volta riconosciuta, può però essere solo pagata con la vita.
Prodotto da Teatro Stabile di Catania e Doppiaeffe Production, Erano tutti miei figli è interpretato da Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Filippo Brazzaventre, Barbara Gallo, Enzo Gambino, Annalisa Canfora e Giorgio Musumeci. La regia è di Giuseppe Dipasquale.
Prezzi: da 17 a 25 €.
Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 22 marzo.
feriali ore 20.30 - domenica ore 16