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La ricostruzione del primo caso storico di televisione-spettacolo che nel 1977 vide uno di fronte all’altro il giornalista britannico David Frost (Ferdinando Bruni) e l’ex presidente degli USA Richard Nixon (Elio De Capitani)
Frost-Nixon è uno spettacolo che mette in scena il duello tra potere politico e potere dell’informazione, attraverso la ricostruzione del primo caso storico di televisione-spettacolo che nel 1977 vide uno di fronte all’altro il giornalista britannico David Frost (interpretato da Ferdinando Bruni) e l’ex presidente degli Stati Uniti Richard Nixon, al quale Elio De Capitani presta la sua maschera e la sua recitazione.
Dal 25 febbraio al 2 marzo al teatro della Corte, un match in dodici round, ricco di colpi di scena, al termine del quale Nixon capitolò, confessando la sua responsabilità nello scandalo Watergate e sancendo così una verità storica sino allora negata.
La serie di interviste che David Frost riuscì a ottenere da Richard Nixon nel 1977 (il presidente si era dimesso nel 1974) sono passate alla storia non solo per lo scoop fenomenale della confessione, ma anche – e nella società spettacolo in cui viviamo verrebbe da dire soprattutto – per l`incredibile, avventurosa costruzione del progetto. Presentatore di trasmissioni televisive d’intrattenimento popolare, Frost tentò a lungo di vendere ai grossi network americani l’idea dell’intervista, ma senza successo, anche perché nel mondo giornalistico si riteneva allora una cosa deontologicamente scorretta, se non addirittura immorale, che si dovesse pagare per ottenere un`intervista. Il tenace inglese decise quindi di sborsare di tasca propria i 200.000 dollari inizialmente necessari (l`”anticipo” richiesto da Nixon) e andò avanti, rischiando tutta la sua carriera e il fallimento economico. Richiesto l’aiuto di tre colleghi (John Birt, Bob Zelnick e Jim Reston), finalmente i dodici round dell’intervista poterono andare in onda, in quattro parti, nel mese di maggio 1977, con i network costretti a sborsare cifre da capogiro per aggiudicarsi la trasmissione che tenne incollati davanti alla tv milioni di spettatori, intenti a scrutare il volto di Nixon per capire se mentiva o diceva la verità, fino al crollo psicologico finale e alla non voluta confessione.
Scritto nel 2006 da Peter Morgan, lo sceneggiatore cinematografico di The Queen e di Hereafter, il dramma teatrale tratto da quelle memorabili interviste ottenne subito un vastissimo successo e numerosi premi. Tradotto in molte lingue è diventato nel 2008 anche un film milionario per la regia di Ron Howard, il quale volle che nel ruolo di Nixon fosse anche sullo schermo Frank Langella, che ne era già stato interprete sui palcoscenici statunitensi. Dopo Angels in America, Ferdinando Bruni e Elio De Capitani tornano con Frost/Nixon a lavorare insieme per un progetto di drammaturgia contemporanea molto legato ai temi della storia, della moralità pubblica e della responsabilità del potere. Un testo di teatro civile, ma al tempo stesso una lezione di grande teatro con due magnifici ruoli.
Biglietti da 17 a 25 euro
Ore 20.30; domenica ore 16