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Govi e i comici genovesi. Serata gratuita al Teatro della Corte

Teatro della Corte - piazza Borgo Pila

Maurizio Lastrico e Tullio Solenghi tornano a celebrare Gilberto Govi alla chiusura dell'anno che ha celebrato il 50esimo anniversario della sua scomparsa

Alla chiusura dell’anno goviano, la Regione Liguria organizza lunedì 5 dicembre una serata a ingresso gratuito al Teatro Stabile interamente dedicata a Govi, a cinquant’anni dalla sua scomparsa. L’evento, realizzato in collaborazione con lo stesso Teatro Stabile, rappresenta l’evoluzione dell’omaggio al grande artista che, lo scorso aprile, aveva richiamato in Piazza Piccapietra più di tremila persone ad assistere allo spettacolo di Maurizio Lastrico e Tullio Solenghi.

Quel primo esperimento si è strutturato ed è diventato una serata evento a teatro: lunedì prossimo i due attori genovesi, affiancati da Simona Guarino, rievocheranno il genio della comicità goviana attraverso l’interpretazione di alcuni brani tratti dalle sue più celebri commedie, tra cui “Pignasecca e Pignaverde”, “Sotto a chi tocca”, “I Guastavino e i Passalacqua”, “I manezzi per majà na figgia”. La selezione dei brani è stata curata da Margherita Rubino. A introdurre la serata-evento sarà Vito Molinari, che nella sua lunga carriera ha lavorato anche con Govi, scrivendo, nel 1990, insieme con Mauro Manciotti, il libro “Tutto Govi”, esauriente biografia del comico genovese.

“Spero davvero che molti liguri vogliano cogliere l’invito a questa serata offerta da Regione Liguria, in particolare i giovani – afferma l’assessore regionale alla Cultura, Ilaria Cavo – l’obiettivo di fondo, nel 50esimo anniversario della scomparsa, è quello di far rivivere la forza comunicativa di Govi agli adulti e di farlo scoprire alle nuove generazioni, nella convinzione che possa essere una buona occasione per valorizzare il nostro dialetto e per chiederci, tutti insieme, se Gilberto Govi sia ancora attuale e quale eredità abbia lasciato. Sono certa che dal palco assisteremo a un passaggio virtuale di testimone. Non mancheranno sorprese – conclude – per chi vorrà venire a scoprirle”.

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