Interpretato da Marcello Bartoli al fianco della Compagnia Stabile del Metastasio di Prato, lo spettacolo propone per la prima volta in italiano un testo che, parlando del passato, sembra prevedere le contraddizioni dell’Europa odierna
Il teatro della Corte propone dal 24 al 29 marzo lo spettacolo Hotel Belvedere di Ödön von Horváth, prodotto da Teatro Metastasio Stabile della Toscana,
L’Hotel Belvedere, dove si svolge questa commedia “noir” scritta a ventidue anni dall’austriaco Ödön von Horváth (1901 – 1938), è un albergo situato nelle prealpi bavaresi.
Nei suoi saloni polverosi si aggirano sette personaggi, rappresentanti di una popolazione europea senza speranza: intellettuali falliti, ladri di automobili, assassini, aristocratici decaduti, proletari graziati da un Dio ingiusto che sembrano usciti da un laboratorio di Wilhelm Reich.
Tra humour e violenza, questi personaggi sono la sintesi delle classi sociali di una Europa affaccendata a salvare se stessa e a distruggere gli altri, i più deboli.
Premonizione degli orrori della Seconda Guerra mondiale, ma anche immagine inquietante delle anomalie della storia che stiamo vivendo.
Hotel Belvedere è interpretato da Francesco Borchi, Daniel Dwerryhouse, Marcello Bartoli, Fabio Mascagni, Mauro Malinverno, Valentina Banci e Elisa Cecilia Langone. La regia è di Paolo Magelli.
Biglietti da 17 a 25 €.
ore 20.30, domenica ore 16