Venerdì 24 febbraio in scena lo spettacolo di Giuliana Musso "Mio eroe", il racconto di tre madri sulla vita dei figli che han perso la vita in guerra
Venerdì 24 febbraio alle 20.00 al Teatro dell’Archivolto in scena lo spettacolo di Giuliana Musso “Mio eroe”. Autrice e attrice tra le più lucide ed emozionanti della scena italiana, Giuliana Musso, già apprezzata con spettacoli come Sex Machine, Nati in casa e La Fabbrica dei Preti, torna al Teatro dell’Archivolto con il suo più recente spettacolo, Mio eroe, ispirato alle storie di alcuni militati italiani caduti durante la missione ISAF (International Security Assistance Forse), promossa dalla NATO con l’autorizzazione dell’ONU per supportare il governo dell’Afghanistan nella guerra contro i Talebani e al-Qaida tra il 2001 e il 2014.
Se il tema generale dello spettacolo è dunque la guerra, la voce a cui la Musso affida il racconto è quella di tre madri diverse, da lei stessa interpretate, che testimoniano con devozione la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali. Un prato verde e qualche fiore di plastica rievocano quella “valle delle rose” in cui le truppe italiane sono stanziate; tomi di vecchie enciclopedie costruiscono semplici sedili su cui l’attrice assume pose diverse, a suggerire l’individualità di ciascun personaggio. Le tre donne da lei incarnate costruiscono un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto ma anche all’esperienza della morte in guerra, in tempo di pace.
Nell’alveo di questi racconti intimi, a tratti lievi a tratti drammatici, prende però forza e si fa spazio un discorso etico e politico. In Mio Eroe, la voce stigmatizzata della madre dolorosa, da sempre sequestrata nello spazio dei sentimenti, si apre un varco, esce dagli stereotipi, e si pone interrogativi puntuali sulla logica della guerra, sull’origine della violenza come sistema di soluzione dei conflitti, sul mito dell’eroe e sulla sacralità della vita umana.
La constatazione finale a cui ci conduce lo spettacolo di Giuliana Musso è che la soluzione alla violenza non si trova tanto nell’amore quanto nell’intelligenza, quell’intelligenza fatta di empatia, propria dell’essere umano, che viene forzatamente soffocata nel momento in cui si dà inizio alla guerra.
Lo spettacolo, che inizia alle ore 21, sarà preceduto alle ore 18.30 da un incontro a ingresso libero promosso dall’Associazione Amici dell’Archivolto con la partecipazione di Emergency: Paola Monticelli approfondirà i temi dello spettacolo raccontando la stessa guerra attraverso l’esperienza delle donne afghane entrate in contatto con il gruppo di volontari liguri di Emergency, di cui è responsabile.
Biglietti da 7,50 a 22 euro.
Info e biglietteria 0106592220 / 010412135, archivolto.it