La commedia pone al centro della scena Mirandolina, donna forte e volitiva, sempre alle prese con la necessità di essere all’altezza dell’impegno a mandare avanti da sola la propria vita e l’impresa di famiglia
Dal 18 al 23 febbraio al teatro della Corte va in scena La Locandiera, spettacolo tratto dalla famosa di Carlo Goldoni e interpretato da Nancy Brilli.
Al centro della scena Mirandolina, uno dei personaggi più celebri del teatro italiano, capace di proiettarsi nei decenni e nei secoli futuri come prototipo di una femminilità che deve lottare con le unghie e con i denti, con le armi anche spietate della seduzione, per conquistarsi un posto in una società costruita a propria immagine dagli uomini.
Personaggio complesso, protagonista di quella che il regista Giuseppe Marini definisce una «spietata, modernissima e proto-strindberghiana lotta tra i sessi», Mirandolina è la padrona della locanda fiorentina ereditata dal padre, in cui soggiornano il Conte di Albafiorita e il Marchese di Forlinpopoli, esponenti di una aristocrazia in decadenza.
Con fastidio, Mirandolina accoglie le interessate attenzioni galanti di questi due nobiluomini, ma mal sopporta anche l`ostentata misoginia del Cavaliere di Ripafratta, un altro avventore della sua locanda, tanto che decide di prenderlo di mira per farlo cadere nella rete della seduzione femminile. La cosa ovviamente non piace a Fabrizio, cameriere al suo servizio e suo promesso sposo, ma Mirandolina porta comunque avanti il suo piano sino alla completa capitolazione del Cavaliere. Solo dopo il suo trionfo, la locandiera sembra acquietarsi e promette a Fabrizio di cambiare, affinché le sue malizie non turbino più in futuro la loro vita coniugale.
Prezzi da 17 a 25 euro
Ore 20.30, domenica ore 16