Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube
Agenda eventi Genova <<TORNA ALL'AGENDA EVENTI

Gabriele Lavia a Genova con “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello

Teatro Duse

L'attore e regista siciliano riporta in scena uno degli atti unici più noti del grande drammaturgo e scrittore suo conterraneo: appuntamento dal 30 settembre al 9 ottobre al Teatro Duse



uomo-fiore-in-bocca-duseDebutta in prima nazionale, venerdì 30 settembre al Teatro Duse di Genova, lo spettacolo “L’uomo dal fiore in bocca”, uno tra gli atti unici più rappresentati di Luigi Pirandello e tra i capolavori del ‘900. Biglietti in vendita dal 22 settembre, repliche fino a domenica 9 ottobre.

Regista e attore protagonista è Gabriele Lavia, che così presenta lo spettacolo: «L’uomo dal fiore in bocca è l’atto unico più breve di Pirandello. Forse l’opera più folgorante, un capolavoro. Nello spettacolo, il breve atto unico è stato interpolato con “pezzi” di novelle che affrontano il tema del rapporto tormentato tra marito e moglie che viene visto con il distacco di un’ironia che rende i personaggi vicinissimi a noi».

Dopo “Tutto per bene” e “Sei personaggi in cerca d’autore”, Lavia ribadisce il proprio interesse per Pirandello che più di ogni altro ha segnato il teatro e, di conseguenza, la cultura del nostro tempo. Anche in questo caso il denominatore comune è l’uomo con il proprio genio, le proprie debolezze, l’incomunicabilità con gli altri esseri umani e la vita, fra l’essere e l’apparire.

In un caffè notturno nei pressi di una stazione, si incontrano due persone. Un avventore che la routine quotidiana ha reso una persona un po’ sbiadita, ha perduto il treno e deve attendere quello successivo. Al caffè c’è anche un individuo un po’ singolare, “l’uomo dal fiore in bocca”, spesso seguito dalla moglie che passa in lontananza come un’ombra: quest’ultimo comincia a raccontarsi all’avventore, fino a rivelargli il suo drammatico segreto.

La vicinanza della propria fine ha reso la mente de “l’uomo dal fiore in bocca” più lucida: ha affinato la capacità d’indagare il mistero della vita, penetrarne l’essenza e riscoprirne la bellezza che gli si mostra in tutte quelle cose, apparentemente insignificanti, che riempiono ogni momento dell’esistenza.

Ulteriori informazioni al sito www.teatrostabilegenova.it

 

Orari d'apertura:

dal martedì al sabato alle ore 20.30, domenica alle ore 16.00
giovedì alle 19.30.

La biglietteria della Corte è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 20.

  • tweet
Leggi anche

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista