Il testo racconta di un professore e della sua lezione privata a una nuova alunna, scandita da un crescendo parossistico di umorismo surreale
Debutta il 20 marzo al teatro della Tosse in prima nazionale La Lezione di Ionesco, uno dei testi più rappresentativi del teatro dell’assurdo.
La regia di Binasco sposta l’attenzione sulla “realtà” del teatro dell’assurdo di Ionesco, e la recitazione va in quella direzione: evidenziando temi di vita reale contaminata di assurdo.
Il testo racconta di un professore e della sua lezione privata a una nuova alunna, scandita da un crescendo parossistico di umorismo surreale. La storia si svolge in un fatiscente appartamento francese dove un anziano professore che vive con il suo maggiordomo è in attesa di una nuova allieva, per impartirle lezioni di cultura generale.
Fin da subito il professore si diverte a spiare e mettere alla prova la giovane ragazza, che dall’entusiasmo iniziale passa velocemente all’imbarazzo e poi al disagio per la situazione.
Mentre la lezione procede, nell’anziano professore aumenta il senso di rabbia e nichilismo che si riversa nei confronti della nuova alunna fino al tragico finale.
Il vecchio professore affidato a Enrico Campanati incarna la fine della civiltà, una figura pessimistica che punta alla distruzione e all’annientamento della speranza, che custodisce in una scatola i simboli maligni del nostro secolo: svastiche, dittatori e altre atrocità.
A questa figura fa da contraltare l’allieva, interpretata da Elena Gigliotti, rispetto all’originale di Ionesco dove veniva cesellata in una rappresentazione stereotipata di donna superficiale e banale, in questa versione diretta da Binasco ha un carattere più vitale e simboleggia la speranza.
Franco Ravera invece è Marius il maggiordomo del professore che nel testo originale era una donna. Questo cambiamento di sesso attualizza la storia al giorno d’oggi. Rinunciando alla figura della Governante, archetipo ottimistico e consolatorio, che negli anni ha rappresentato la madre capace di rassicurare e infine perdonare, qui è invece un personaggio che al tempo stesso è testimone, carnefice, complice e vittima, della deriva violenta che ha preso la storia umana nel corso dei secoli.
Sui tre personaggi simbolici si giocano i meccanismi dello spettacolo, che restano buffi, divertenti, spesso comici ma con sullo sfondo un’angoscia e un senso di disperazione incombenti.
La Lezione è una nuova produzione della Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, regia di Valerio Binasco con Enrico Campanati, Elena Gigliotti e Franco Ravera.
Lo spettacolo sarà in scena fino al 4 aprile.
Biglietti
Intero: 14 euro
Ridotto: 12 euro
ore 20.30; domenica 22 e 29 marzo ore 18.30