Lo storico delle religioni e docente all'Università di Roma Tre spiega come nel buddhismo non vi è alcun "problema del male" teistico", ma vi è invece quello della condizione di sofferenza
Martedì 17 febbraio Palazzo Ducale ospita un nuovo appuntamento con la rassegna Le religioni e il male; si tratta di sei lezioni, iniziate il 20 gennaio e che si concluderanno il 24 febbraio, per mettere a fuoco diverse dimensioni del male mantenendo al centro il tema della negatività, del peccato e delle loro implicazioni personali e collettive intrecciate con le questioni teologiche e antropologiche e le esperienze storiche anche recenti.
Ospite della serata, lo storico delle religioni e docente all’Università di Roma Tre Gianfranco Bonola, che interviene sul tema Il male come sofferenza nel buddhismo.
Gianfranco Bonola spiega come nel buddhismo non vi è alcun “problema del male” teistico, dal momento che non esiste la nozione di un dio creatore benevolo e onnipotente. Un problema relativo al “male”, è invece quello della condizione di sofferenza.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Ore 17.45