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Una commedia che intreccia il comico e il tragico, la realtà con la sua trasfigurazione poetica e che descrive, con rabbia e con passione, un mondo grottesco e assediato da una metaforica tempesta di neve
La stagione del teatro Duse si apre il 13 ottobre con Minetti, una commedia scritta nel 1976 costruita intorno a un interrogativo: quale ruolo ha l’arte, e in particolare il teatro, nella società odierna? Alla ricerca di una risposta, l’austriaco Thomas Bernhard (1931-1989) intreccia il comico e il tragico, la realtà con la sua trasfigurazione poetica; descrive, con rabbia e con passione, un mondo grottesco e assediato da una metaforica tempesta di neve.
Nella notte di San Silvestro (maschere, luci, petardi, musica, ecc.), il vecchio Minetti indugia nella hall di un albergo di Ostenda. Attende un direttore di teatro che vuole riportarlo sulla scena nel ruolo di Re Lear. Nell’attesa parla di sé e della propria arte. Evoca frammenti della sua vita (reale o immaginaria?), rivolgendosi al personale dell’hotel, a una signora e a una ragazza.
Minetti è un grande attore del passato, ma anche un grande personaggio moderno, affidato ora all’interpretazione di Eros Pagni, per la regia di Marco Sciaccaluga: testimonianza vivente dell’attualità tematica e linguistica di un grande drammaturgo, Thomas Bernhard, che ventisei anni dopo la sua morte continua a indicare al pubblico una possibile via verso il futuro.
In scena fino all’1 novembre.
Tutte le sere ore 20.30. Giovedì ore 19.30.
Domenica ore 16. Lunedì riposo.