Alle ore 21 al Teatro Cargo, la Compagnia Odemà mette in scena l’amore più struggente e disperato della storia dell’arte
Amedeo Modigliani, capostipite degli artisti maledetti del XX secolo, dopo una vita piena di eccessi, alcool e droga, nell’atmosfera della Parigi del primo Novecento, morì a 35 anni senza aver conosciuto fortuna. Due giorni dopo la sua morte, la giovane compagna, Jeanne Hèbuterne, al nono mese di gravidanza, si suicidò gettandosi dal quinto piano dell’appartamento dei genitori.
Modì, scritto e diretto da Gipo Gurrado, è un musical che non ha nulla a che vedere con tutti gli altri musical. Come Modigliani, pur essendo un pittore, non aveva nulla a che vedere con tutti gli altri pittori. Modì è una nuova forma teatrale, per raccontare, sulla scena, una storia ricca di poesia, passione, verità.
Gipo Gurrado, a proposito del suo spettacolo, scrive:
“Raccontare la storia di Amedeo Modigliani vuol dire raccontare la storia di chi cerca di vivere d’arte, negli anni Dieci di un secolo, in una grande metropoli. La Parigi di inizio Novecento non è paragonabile a nessun altro posto, né geografico né temporale, nella storia della cultura e delle arti, eppure dopo esattamente un secolo da quegli irripetibili anni anche oggi voler vivere d’arte tra le vie di Milano non è certo una scelta comoda. La storia di Amedeo, del primo artista geniale e maledetto del Novecento, così struggente, crudele e poetica, non è solo un’occasione per raccontare la nascita di un mito, ma rappresenta la possibilità di descrivere cosa si nasconda dietro l’urgenza, dietro la necessità di fare arte a tutti i costi. “Modì” mette in scena, attraverso una partitura musicale continua, questa storia affascinante lasciandone i contorni sfuocati e procedendo per macchie di colore, di ricordi, di atmosfere, proprio come un ritratto dipinto in uno squallido atelier parigino di inizio Novecento, riscaldato a malapena da una piccola stufa”.
Sul palco sono coinvolti undici artisti (sette attori-cantanti e quattro musicisti), tutti provenienti da esperienze diverse tra loro. Enrico Ballardini, il protagonista, ha fondato insieme a Giulia D’Imperio e Davide Gorla la compagnia Odemà. Federica Bognetti, è un’attrice di lunga esperienza teatrale (ha lavorato tra altri con Marco Baliani, Gigi Dall’Aglio, Corrado Accordino, Corrado D’Elia, Alessandro Genovesi). Ilaria Pastore è una cantante e autrice vincitrice del premio Miglior Testi Opera Prima al MEI con il suo disco di esordio “Nel mio disordine”. Chiara Muscato, palermitana, lavora da anni con la regista Emma Dante. Daniele Turconi è un attore emergente del panorama milanese. Mell Morcone, pianista e compositore di impronta jazz, è autore di numerosi dischi e colonne sonore di spettacoli teatrali. Mauro Sansone è un batterista della scena rock e indie (Giuliano Dottroi, Kalweit and the Spokes, Fabrizio Coppola, Nolan, Dave Muldoon). Francesco Saverio Gliozzi è violoncellista di impostazione classica molto richiesto anche nell’ambito cantautorale (Stead, Sursumcorda). Gipo Gurrado, autore e regista dello spettacolo, dal 2003 a oggi ha firmato la colonna sonora originale di oltre 40 spettacoli teatrali tra danza e prosa; dal 2003 firma inoltre le musiche originali di tutte le produzioni della compagnia Quelli di grock e collabora con numerose compagnie in Italia e all’estero. Oltre al teatro e alla danza, si dedica alla composizione per lungometraggi, cortometraggi, documentari e a produzioni discografiche. Modì coinvolge anche la danzatrice e coreografa Lia Courrier e Vittoria Papaleo, Stefania Coretti e Maria de Marco per le scene e i costumi e il fonico e produttore Antonio Cooper Cupertino, professionista che collabora con i più grandi nomi della scena musicale italaina (Mauro Pagani, Vinicio Capossela, Afterhours…).
Biglietti: intero € 16, ridotto € 13, ridottissimo € 9
Ore 21