Dal 14 gennaio al 18 giugno sarà possibile visitare la mostra dedicata alle lastre assire al Museo di Archeologia Ligure
In Iraq le ultime drammatiche distruzioni dei palazzi a Nimrud e Khorsabad, divenute famose sul web, attentano all’identità storica e culturale di interi popoli.
Le spoliazioni ottocentesche avvenute nelle residenze reali assire hanno disperso nei musei d’Europa importantissimi reperti di questa civiltà, fra cui in gran numero i bassorilievi che ornavano i palazzi.
Decine di questi bassorilievi e lastre iscritte sono conservati oggi nei musei di città italiane come Roma, Firenze, Torino, Venezia.
Per vicende che ora ci appaiono fortunate, alcune lastre con rilievi provenienti proprio dai palazzi assiri, sono entrate a far parte anche delle raccolte civiche genovesi e sono conservate al Museo di Archeologia Ligure.
Esse costituiscono un’occasione purtroppo ormai eccezionale per conoscere la civiltà degli assiri e ci fanno riflettere su spoliazioni e distruzioni che nel corso dei millenni si sono spesso verificate.
Un patrimonio venuto da lontano
Il missionario domenicano Luigi De Negri di Montaldeo (1809 – 1878) viaggiò a lungo in Oriente e donò attorno al 1860 tre frammenti di lastre assire all’Università di Genova.
Nel 1892 i pezzi furono esposti in Palazzo Bianco in occasione della “Mostra di Arte Antica”, una rassegna delle principali raccolte archeologiche e storico artistiche della città per le celebrazioni colombiane. A conclusione della mostra, le lastre, assieme ad altri importanti reperti archeologici del territorio genovese e ligure, rimasero a Palazzo Bianco dove nel 1908 venne costituito il Museo Civico di Storia ed Arte, dal quale ebbero origine alcuni dei principali Musei civici genovesi come il Museo di Archeologia Ligure.
Una civiltà guerriera
Le lastre provengono dai palazzi di Nimrud, la biblica Kalakh, e di Khorsabad, due dei principali centri di potere dell’Assiria, un’area di antichissima civiltà del Vicino Oriente, lungo il medio ed alto corso del fiume Tigri, nell’attuale Iraq . I sovrani Assurnasirpal II e Sargon II fondarono rispettivamente Nimrud (879 a.C.) e Khorsabad (706 a.C.) dando vita ad un impero che in questo arco di tempo si estese dal Golfo Persico al Mediterraneo. Le spedizioni e le conquiste sulla costa siro-palestinese fanno sì che spesso le vicende dei re d’Assiria compaiano nella narrazione biblica che ne costituisce quindi un’importante fonte storica.
La rappresentazione del potere
Uno dei patrimoni storico-artistici più importanti ed originali della civiltà assira sono proprio i complessi di lastre che adornavano i palazzi. Si tratta di programmi scultorei ampli e complessi che solo una lettura unitaria dei cicli di rilievi permette di comprendere. Sono infatti apparati narrativi volti a celebrare le imprese e la grandezza dei singoli re e quindi, come tali, differenti fra loro per linguaggio, sensibilità artistica ed obiettivi politici. Col re Assurnasirpal II, ad esempio, la celebrazione del sovrano passa dal tempio al palazzo, dalla pittura alla scultura in pietra, col suo più grande successore, Sargon II, i bassorilievi celebrano la guerra come strumento di unificazione del mondo conosciuto.
Da Nimrud
Il Palazzo di Nord-Ovest è una residenza regale con funzioni di rappresentanza e amministrative, le cui pareti erano ricoperte dalle lastre scolpite a bassorilievo e dipinte a colori con scene della vita e delle imprese del re: battaglie, assedi, conquiste, cortei di tributari, cacce al leone si snodavano per un’altezza di circa 3 metri dal pavimento davanti agli occhi increduli degli ospiti e dei sudditi. Inoltre iscrizioni in scrittura cuneiforme narravano anno per anno le campagne del re Assurnasirpal esaltandone le doti di sovrano.
I bassorilievi e le iscrizioni sono insomma un formidabile mezzo di propaganda politica del sovrano oltre ad un deterrente per chi pensava di opporsi al suo potere.
Bassorilievo in calcare con due dignitari di corte
875-870 a.C., durante il regno di Assurnasirpal II
Due dignitari di rango elevato conducono alcuni prigionieri in un corteo di funzionari e soldati al cospetto del sovrano. I due differiscono per età, come si evince dalla presenza o meno della barba e dell’orecchino a mezza luna: portano i capelli a larghe onde piatte ricadenti sulle spalle in riccioli e indossano tuniche a mezza manica con uno scialle frangiato sulla spalla sinistra.
Da Khorsabad
La fondazione di Khorsabad fu effettuata ex novo e la città prosperò solo durante il regno del suo fondatore Sargon II, appena due anni. Il palazzo di Sargon II si estendeva per circa 10 ettari. Le mura delle sale e delle corti erano rivestite di bassorilievi scolpiti con scene di dignitari, geni protettori ed “eroi” con tralci di melograni e cuccioli di felini.
Bassorilievo in calcare con la testa di un genio privo di ali
721- 705 a.C. , durante il regno di Sargon II
La lastra era forse situata presso uno degli ingressi del palazzo. Da altri bassorilievi meglio conservati e da disegni ricostruttivi d’epoca, si comprende che si trattava della figura di un genio privo di ali con la destra sollevata in segno di auspicio o benedizione e nella sinistra un tralcio di melograno. I geni senza ali compaiono durante il regno di Sargon II e sono forse nuove immagini per la religione di una società più ampia di sudditi.
Lastra in calcare alabastrino con iscrizione cuneiforme
721- 705 a.C. , durante il regno di Sargon II
Fa parte di un testo iscritto posto fra le zampe dei tori colossali che ornavano le porte di accesso al Palazzo di Sargon II. Viene esaltata la grandezza di Sargon cui gli dei hanno concesso una sovranità senza eguali. Si enumerano le sue campagne militari, si ricorda la fondazione della capitale Khorsabad e si conclude maledicendo chiunque osasse distruggere la sua opera.
Dal 14 gennaio al 18 giugno
Informazioni:
Tel. 010 6984045
e-mail: archliguredidattica@comune.genova.it
Orari
ORARIO INVERNALE (ottobre - marzo)
dal martedì al venerdì 9-18.30;
sabato e domenica 9.30-18.30;
lunedì chiuso
ORARIO ESTIVO (aprile - settembre)
da martedì a venerdi 9-19;
sabato e domenica 10-19.30;
lunedì chiuso