Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube
Agenda eventi Genova <<TORNA ALL'AGENDA EVENTI

Orchestra Cocò: Hot Club, canzoniere amoroso internazionale in chiave “manouche”

Villa Bombrini

Il trio torinese sbarca a Cornigliano per una serata dedicata alla canzone italiana riarrangiata in chiave "manouche"



Villa Bombrini CorniglianoDopo lo show di Armando Corsi, nuovo appuntamento a Villa Bombrini per la rassegna “Il Canto della Terra”. Questa serata è dedicata alla canzone italiana, arrangiata dall’Orchestra Cocò un trio torinese i cui arrangiamenti sono ispirati al genio Django Reinhardt, il chitarrista dello swing manouche.

“Che cos’è l’Orchestra Cocò? Dietro questo nome che sa di primo Novecento e che può far pensare ad un grande organico musicale farcito di violini, viole, clarinetti, ottoni, percussioni e corpulenti cantanti con cipria e mustacchi impomatati, si nascondono tre individui, 18 corde (vocali incluse) e tante ottime intenzioni. Specchio dei tempi o proiezione del futuribile?
Tra i vari, il primo scopo dell’Orchestra Cocò, è quello di cantare e raccontare canzoni, possibilmente italiane, sicuramente riviste attraverso un’ottica diversa, il “modernissimo arrangiamento Cocò”.
Il secondo scopo è quello di stabilire una confidenza tale da poter entrare direttamente nelle vostre case. Attenzione, l’Orchestra Cocò non è composta da volgari ladruncoli, ma da tre provetti Arsenio Lupin della musica. Non siamo interessati alla vostra argenteria, a ninnoli ed orologini, ma a prendere e dare emozioni, portare quelle mancanti, risvegliare quelle sopite.
Il suono dell’Orchestra Cocò si rifà al quintetto ritmico di Luciano Zuccheri e alle sue atmosfere suonate e cantate nell’Italia degli anni’40. Il grande ispiratore è, ovviamente, Django Reinhardt (omaggiato dalla chitarra solista di Augusto Creni) cui si aggiungono, poi, delle atmosfere cantate e soffici (apprezzati dal pubblico mulìebre, i brani dell’Orchestra Cocò, infatti, sono stati scelti come colonna sonora ufficiale delle terme cromatico/sonore di Civitanova Scortico)”.

L’avventura de “Il Canto della Terra” inizia nel 2007 al Teatro della Tosse. L’obiettivo della rassegna, fin dalla sua prima edizione, è dare l’opportunità di ascoltare grandi voci radicate nel panorama della musica popolare.

Durante gli spettacoli saranno esposti pannelli con le opere del fotografo Flavio Scanarotti e dell’artista Donatella Lavizzari.

Ingresso libero

Orari d'apertura:

Ore 21

  • tweet
Leggi anche

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista