Il trio torinese sbarca a Cornigliano per una serata dedicata alla canzone italiana riarrangiata in chiave "manouche"
Dopo lo show di Armando Corsi, nuovo appuntamento a Villa Bombrini per la rassegna “Il Canto della Terra”. Questa serata è dedicata alla canzone italiana, arrangiata dall’Orchestra Cocò un trio torinese i cui arrangiamenti sono ispirati al genio Django Reinhardt, il chitarrista dello swing manouche.
“Che cos’è l’Orchestra Cocò? Dietro questo nome che sa di primo Novecento e che può far pensare ad un grande organico musicale farcito di violini, viole, clarinetti, ottoni, percussioni e corpulenti cantanti con cipria e mustacchi impomatati, si nascondono tre individui, 18 corde (vocali incluse) e tante ottime intenzioni. Specchio dei tempi o proiezione del futuribile?
Tra i vari, il primo scopo dell’Orchestra Cocò, è quello di cantare e raccontare canzoni, possibilmente italiane, sicuramente riviste attraverso un’ottica diversa, il “modernissimo arrangiamento Cocò”.
Il secondo scopo è quello di stabilire una confidenza tale da poter entrare direttamente nelle vostre case. Attenzione, l’Orchestra Cocò non è composta da volgari ladruncoli, ma da tre provetti Arsenio Lupin della musica. Non siamo interessati alla vostra argenteria, a ninnoli ed orologini, ma a prendere e dare emozioni, portare quelle mancanti, risvegliare quelle sopite.
Il suono dell’Orchestra Cocò si rifà al quintetto ritmico di Luciano Zuccheri e alle sue atmosfere suonate e cantate nell’Italia degli anni’40. Il grande ispiratore è, ovviamente, Django Reinhardt (omaggiato dalla chitarra solista di Augusto Creni) cui si aggiungono, poi, delle atmosfere cantate e soffici (apprezzati dal pubblico mulìebre, i brani dell’Orchestra Cocò, infatti, sono stati scelti come colonna sonora ufficiale delle terme cromatico/sonore di Civitanova Scortico)”.
L’avventura de “Il Canto della Terra” inizia nel 2007 al Teatro della Tosse. L’obiettivo della rassegna, fin dalla sua prima edizione, è dare l’opportunità di ascoltare grandi voci radicate nel panorama della musica popolare.
Durante gli spettacoli saranno esposti pannelli con le opere del fotografo Flavio Scanarotti e dell’artista Donatella Lavizzari.
Ingresso libero
Ore 21