Gli Oblivion si distinguono per la loro personalissima comicità che mixa la tradizione comica italiana e una preparazione tecnica vocale di indiscutibile qualità
Marted’ 17 marzo al teatro dell’Archivolto va in scena un’orgia comica tra Verdi, Shakespeare e Wagner grazie allo spettacolo della Compagnia Oblivon Othello, la h è muta.
Nello spettacolo gli Oblivon demoliscono a colpi di grottesca ironia sia l’Othello di Shakespeare che l’Otello di Verdi. In novanta minuti il quintetto gioca a tutto campo con arie d’opera, canzoni pop, citazioni irriverenti e gag esilaranti.
Le vicende di Otello, Desdemona, Cassio e Iago vengono rivisitate passando per Elio e le Storie Tese, Gianna Nannini, Lucio Battisti, Donatella Rettore, i classici Disney, l’Ave Maria (quella di Schubert ma non solo…), Little Tony, Pupo e molti altri.
Nello stesso modo anche le arie di Verdi vengono riviste e mixate con il coro della Champions League, con Freddy Mercury, con l’Hully Gully, mentre i testi di Shakespeare vengono riscritti in stile Ligabue, Vasco Rossi, Dario Fo.
Insomma, da Otello a Balotello, e due secoli di critica musicale e teatrale vengono infine condensati in una rivoluzionaria scoperta: la differenza tra l’Otello verdiano e quello shakespeariano? E’ l’H…. E così si compie il misfatto e il doppio bicentenario Verdi–Wagner viene comicamente profanato alla maniera degli Oblivion…
Interpreti dello spettacolo, Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli), accompagnati al pianoforte dal Maestro Denis Biancucci.
Biglietti 22-20 euro, studenti sotto i 26 anni 7,50 euro.
ore 21