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Un mix irresistibile tra reading, concerto e recital di poesie con Toni e Peppe Servillo, una dichiarazione d'amore a Napoli e alla tradizione partenopea
Mercoledì 18 febbraio debutta al teatro della Corte La parola canta, spettacolo prodotto da Teatri uniti con i fratelli Servillo e il Solis String Quartet.
Un po’ concerto, un po’ reading e un po’ recital di poesie, La parola canta è prima di tutto una dichiarazione d’amore che i Servillo rivolgono a Napoli, una città fatta di vizi e pregi, ma raccontata attraverso gli occhi, le parole e i sentimenti di quelli che hanno contribuito a renderla grande.
I due artisti, con l’originale contributo sonoro “dal vivo” dei sorprendenti Solis String Quartet, catapultano lo spettatore nelle esperienze sensoriali della terra partenopea: cantano poesie e recitano canzoni; fanno rivivere una tradizione e rendono omaggio ad alcune delle vette più alte della cultura scenica napoletana, fra letteratura, teatro e musica.
Ci sono ovviamente Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani, E. A. Mario e Libero Bovio, ma ci sono anche voci contemporanee come quelle di Enzo Moscato e Mimmo Borrelli. È appoggiandosi su questi e molti altri contributi che Toni e Peppe danno vita a un mondo di fantasia e di creatività scenica.
Nasce così un allestimento teatrale fatto di vari sketch o scenette. Uno spettacolo che spazia fra i diversi generi, dalla letteratura alla musica, al teatro, e tocca con la propria curatissima dizione tutti i diversi gradi acustici vocali: da un’intensità forte e marcata, a una fioca e debole, da un ritmo veloce ed estenuante a uno lento ed enfatico.
I Servillo mettono lo spettatore sempre al centro del gioco, facendo del napoletano una lingua viva che ha ancora molto da offrire come comunicazione a tutte le latitudini, essendo soprattutto non rinunciare alla propria ancestrale identità.
Lo spettacolo rimarrà in scena fino a domenica 22 febbraio.
Biglietti da 17 a 25 €.
ore 20.30, domenica ore 16