Un ritratto intenso, tagliente, ironico e poetico di un baluardo di resistenza umana. Voce narrante di Paola Piacentini, musiche di Arvo Pärt
Da mercoledì 4 a domenica 8 marzo il teatro Duse ospita lo spettacolo di Pino Petruzzelli L’uomo che raccoglieva bottiglie.
Petruzzelli offre agli spettatori la possibilità di compiere un viaggio alla ricerca di se stessi e degli altri, concedendo loro, come Don Andrea Gallo scrisse a proposito di un precedente testo di Petruzzelli, anche «il privilegio di entrare nelle vite di persone umane che illuminano la coscienza addormentata».
Il protagonista del nuovo spettacolo di Petruzzelli è ispirato alla figura di un maestro d’ascia di Lampedusa, un personaggio che coltiva la sua battaglia nel mondo, ma fuori dal coro, in difesa dei suoi monti, del suo mare e della sua storia. E traccia così il ritratto intenso, tagliente, ironico e poetico di un baluardo di resistenza umana.
Pasquale non è un perdente, né un vincente. Lui ha scelto altre regole del gioco. È un uomo per il quale vale ancora la pena di sperare e di vivere. Pasquale vive in una casa tra i monti e il mare. Una casa che egli ha costruito con le sue stesse mani, unendo al cemento il vetro delle bottiglie abbandonate dai turisti sulle spiagge. Pasquale raccoglie ciò che è rimasto. Per Pasquale raccogliere è anche ricordare. Di tanto in tanto, Pasquale ama sedere su uno scoglio che domina il mare e perdere tempo a fissare tordi, aironi, upupe, falchi pecchiaioli, fenicotteri rosa. A pochi passi dalla sua casa fatta con le bottiglie, c’è un albero secco. Ogni giorno, Pasquale vi porta acqua e gli parla, nella certezza che tornerà a fiorire. A quell’albero il maestro d’ascia racconta. E il suo racconto si fa speranza per tutti.
Prodotto dal teatro Stabile di Genova, L’uomo che raccoglieva bottiglie è diretto e interpretato da Pino Petruzzelli, con la voce narrante di Paola Piacentini. Le musiche sono di Arvo Pärt, le luci e il suono di Francesco Ziello.
Biglietti da 17 a 25 €.
ore 20.30; domenica ore 16