Una trentina di polaroid di Giuliana Traverso, maestra fotografa per eccellenza della nostra città, accolgono i segni di Attilio Mangini, artista genovese scomparso nel 2004, al Museo delle Culture del Mondo dal 23 settembre al 23 ottobre
Una trentina di polaroid di Giuliana Traverso, la maestra fotografa per eccellenza della nostra città, accolgono i segni dell’artista genovese scomparso nel 2004 Attilio Mangini, nella mostra “Polaroid ad arte” ospitata dal 23 settembre al 23 ottobre al Castello D’Albertis-Museo delle Culture del mondo.
Le pellicole dai colori surreali fissano i contesti genovesi e in pochi centimetri appare l’immaginario urbano, quotidiano eppur trasognato, del pittore e i personaggi dei suoi circhi fiabeschi, sospesi tra surrealismo e suggestioni chagalliane, avvolti in una ineluttabile solitudine esistenziale che li trasfigura, tra lampioni, panchine, incontri amorosi, biciclette, strade, stelle del circo e volti ieratici.
Pochi attimi per scattare e pochi per agire sulla pellicola, con una punta arrotondata, e creare insieme, la fotografa e il pittore, striature siderali di cosmi notturni, bagliori improvvisi, atmosfere fantasmagoriche trasformando i foglietti delle Polaroid in nuovi oggetti d’arte, con nuove consistenze “ottiche”, tra effetti ambiguamente illusori di preziosi smalti e di tessere ceramiche che ricostruiscono, in termini poetici, la storia infinita della vicenda umana.
Collaborazione artistica nata nel 1983, sulla scorta di un rinnovato interesse internazionale per la fotografia e per tutte le sue sperimentazioni, parzialmente esposte nel 1984 nella Galleria d’Arte S. Sebastiano di Genova, le Polaroid, piccoli fogli che attestano il costante aggiornamento degli artisti attivi nel capoluogo ligure, la loro sistematica disponibilità alla sperimentazione, alla creazione di nuovi e impensati “oggetti d’arte”, ricompaiono oggi tra gli azzurri ed i turchesi degli smalti degli azulejos e delle accese decorazioni del soffitto della sala da pranzo estiva di Castello D’Albertis, in un dialogo serrato con la città sottostante che ci sorprende dalle sue finestre.
(Catalogo Tormena Editore con testi di Giovanna Calvenzi, Silvio Ferrari, Maria Flora Giubilei e Italo Zannier).
Fino al 30 settembre
da martedì a venerdì: dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17)
sabato e domenica: dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)
lunedì chiuso
dal 1° ottobre
da martedì a venerdì: dalle 10 alle 17
sabato e domenica: dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17)
lunedì chiuso