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“Senza sponda, storie di uomini e migranti” raccontate da Giorgio Scaramuzzino

Teatro dell'Archivolto | Sala Mercato

Un monologo che si rivolge in primo luogo ai ragazzi, offrendo loro un quadro dell'ondata migratoria che sta interessando l'Europa, e sarà preceduto alle 19,30 da un aperitivo multietnico servito nell'atrio del teatro e dallo show cooking di Chef Kumalé



Senza spondaSabato 5 novembre debutta a Genova in prima nazionale la nuova produzione del Teatro dell’Archivolto “Senza sponda, storie di uomini e migranti” (Sala Mercato ore 21). Scritto e interpretato da Giorgio Scaramuzzino, lo spettacolo è una nuova tappa del progetto di teatro civile Urgenze, che il Teatro dell’Archivolto ha intrapreso da alcuni anni per mettere le nuove generazioni a confronto con le diverse problematiche che attraversano la nostra società, dal razzismo alla mafia, dall’infanzia negata alla guerra.

Pur essendo perfettamente godibile anche da un pubblico adulto, il monologo si rivolge in primo luogo ai ragazzi, offrendo loro un quadro di ciò che sta accadendo in Europa in questo periodo con l’arrivo delle nuove ondate di migranti, in realtà un fenomeno che appartiene da sempre all’umanità.

Infatti, Giorgio Scaramuzzino nella sua narrazione mette a confronto storie vere di migranti di oggi e di ieri. Si calcola che siano duecentotrenta milioni le persone nel mondo che si stanno spostando da un paese all’altro, scappando soprattutto dalle guerre, dalla paura e dalla fame. Molti di loro perdono la vita in questo tentativo disperato. La maggioranza di queste persone sono giovani, sono la parte migliore del proprio paese di origine, i più preparati, i più forti, esattamente come è successo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 qui in Italia, quando i nostri nonni e i nostri bisnonni sono partiti verso le Americhe per cercare un nuovo futuro.

Il titolo “Senza sponda” è stato preso in prestito da un libro di Marco Aime, docente di antropologia culturale presso l’università di Genova, che aveva già collaborato allo spettacolo “Ma che bella differenza”, tratto da un altro suo libro, e che anche in questo caso ha partecipato al progetto insieme ad Alessandra Ballerini, avvocato esperto di problematiche sull’immigrazione e sui rifugiati.

Utilizzando piani temporali e narrativi diversi, Scaramuzzino affianca fatti dell’attualità più recente ad antichi racconti, calandosi ora nei panni di un migrante ora di un presentatore che attraverso un quiz surreale smonta i più diffusi luoghi comuni sugli immigrati. Senza Sponda cerca di analizzare le cause, spesso trascurate, che spingono milioni di persone a intraprendere viaggi incredibili, per scoprire insieme cosa spinge l’uomo a cercare continuamente una nuova sponda, dove poter crescere in pace.

Lo spettacolo sarà preceduto da un aperitivo multietnico servito alle ore 19.30 nell’atrio della Sala Mercato a cura di Nati per soffriggere, e da uno show cooking di Vittorio Castellani aka Chef Kumalé, che nei mesi passati ha curato un laboratorio – rivolto agli ospiti delle Cooperative Il Biscione e La Comunità – per valorizzare le conoscenze culinarie di migranti e rifugiati. Saranno proprio alcuni di questi a cucinare piatti afghani e pakistani in questa particolare serata.

Orari d'apertura:

aperitivo alle 19.30

inizio dello spettacolo alle ore 21

Biglietti per lo spettacolo 15 euro, studenti sotto i 26 anni 7,50 euro
Info e biglietteria 010412135 / 0106592220 www.archivolto.it

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