Al teatro della Corte, l'adattamento che il commediografo inglese Richard Bean ha fatto del testo goldoniano
Pierfrancesco Favino torna a teatro dopo la lunga parentesi cinematografica e televisiva con lo spettacolo Servo per due, adattamento che il commediografo inglese Richard Bean ha fatto del testo goldoniano, già portato al trionfo internazionale da Giorgio Strehler.
Tre attori che cadono dalle scale, porte che sbattono, battute a doppio senso e interazioni con il pubblico, la farsa goldoniana è stata poi riadattata, trasferendone l’azione nella Romagna degli anni Trenta e mettendola in scena con il sussidio degli attori del Gruppo Danny Rose, formati nel corso di un lungo lavoro laboratoriale.
Oltre a Favino, in scena il genovese Ugo Dighero, Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Haydée Borelli, Claudio Castrogiovanni, Pierluigi Cicchetti, Stefano Pesce, Pietro Ragusa, Marina Remi, Diego Ribon, Chiara Tomarelli, Valentina Valsania.
L’azione è ambientata a Rimini, in pieno regime fascista. Il moderno Arlecchino, Pippo, ha appena perso il lavoro e si ritrova in stato di depressione, senza soldi e ossessionato dalla impossibilità di poter mangiare. Disperato, Pippo, cerca comunque qualsiasi mestiere e il caso vuole che, dopo tanti tentativi andati a vuoto, egli si trovi ad accettare di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni. Il primo è Rocco, un piccolo malvivente del Nord, ora a Rimini per riscuotere una notevole somma, derivante da un affare concluso con Bartolo, padre della sua fidanzata Clarice. Il secondo è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, però, significa per Pippo non solo raddoppiare il salario e i pasti, ma anche avere un doppio carico di lavoro, con la difficoltà di ricordare da chi gli ordini gli sono stati impartiti. Comunque, l’arte di arrangiarsi si dimostra essere l’arma per lui vincente. Almeno sino a che, frequentando le due case, Pippo scopre che in realtà Rocco, sotto mentite spoglie, non è altro che la sua sorella gemella: Rachele. Il vero Rocco, infatti, è stato ucciso dal fidanzato di Rachele, il quale altri non è che Lodovico, l’altro suo padrone. Destino vuole che costui, ricercato dalla polizia, si sia nascosto a Rimini e stia aspettando di riunirsi a Rachele. Pippo, quindi, deve ora assolutamente evitare che i suoi due padroni si incontrino, se non altro al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che egli sta lavorando anche per l’altro…
Dal 4 al 9 febbraio 2014
Produzione: Gli Ipocriti, Associazione REP la Compagnia di Repertorio
con la partecipazione della Fondazione Teatro della Pergola
Durata: 165 minuti Intervalli: 1
Biglietti: da 17 a 25 euro
Feriali ore 20.30, domenica ore 16