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The Wedding Singers: nove cantautrici ripercorrono la storia del rock

Teatro della Tosse

Tra riflessioni sulla vita e un assolo di chitarra, Angela Baraldi ripercorre con la sua band dieci anni di grande musica al femminile



Teatro TosseDall’11 al 21 dicembre presso la Sala Campana del teatro della Tosse va in scena lo spettacolo The Wedding Singers con Angela baraldi, vincitrice in passato del Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo 1993, che ha collaborato,  fra gli altri, con grandi artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, CCCP, CSI.

Tra riflessioni sulla vita e un assolo di chitarra, l’artista propone un percorso con la sua band alla scoperta di dieci anni di grande musica al femminile; protagoniste nove cantautrici a cavallo tra gli anni ’60 e i ’70 nel momento del loro vero o presunto matrimonio sono davanti all’altare, sono in attesa dello sposo.

Janis Joplin, la “mantide insicura”, il brutto anatroccolo che sul palco si trasforma e vuole conquistare tutti gli uomini per nascondere la sua fragilità. Sandy Denny, il cigno della Bretagna, la voce angelicata. Le sue scelte sono sempre sbagliate per paura di essere dimenticata, compreso il matrimonio. Nina Simone, la sua vita travagliata, i suoi uomini potenti e violenti. Laura Nyro e la relazione con Jackson Browne. Il rapporto con la madre, la malattia e la morte. Nicolette Larson, la corista voluta da tutti. Neil Young e Linda Ronstandt. Karen Carpenter, donna batterista. Anoressia nervosa evita in famiglia fino a 26 anni. Judee Sill: la morte del padre da bambina, l’alcolismo della madre, le violenze del patrigno. Droghe,rapine, riformatorio, prigione, matrimonio, eroina e prostituzione. Dusty Springfield, gentile cantante pop dai comportamenti bizzarri.Bipolarismo e bisessualità. Cass Elliot, musa malinconica di quella Summer of Love che dietro l’abbattimento dei confini sociali e dentro la sconfinatezza di una coscienza collettiva espansa, incastonava, disseminate come macchie oscure di sole, scatole nere di disagio e dolore. Bessie Smith, lagrande regina del blues, faro per le cantanti del futuro, nere e bianche piantato nel mezzo di un mare in piena tempesta razziale. Fino a quell’ultima notte, fino a quell’onda d’urto definitiva, che la trasportò sopra le nuvole trasparenti della leggenda.

da un’idea di Annibale Bartolozzi, regia Emanuele Conte
testi di Luca Ragagnin

con Angela Baraldi
chitarre e percussioni Stefano Bolchi (Edgar)
piano tastiere e viola Osvaldo Loi (Edgar)
chitarre Federico Fantuz (Edgar)

Biglietti 14 € intero, 12 € ridotto

Orari d'apertura:

Ore 20.30; domenica 14 e 21 dicembre ore 18.30. Lunedì 15 dicembre riposo

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