Lo spettacolo ripercorre le atmosfere che hanno fatto grande la musica di Bob Marley attraverso le sue canzoni e parole
Giovedì 14 agosto al Banano Tsunami del Porto Antico di Genova va in scena una grande serata reggae, Double Trouble feat Bunna degli Africa Unite.
Il progetto Double Truble è stato ideato dal cantante italo-nigeriano Raphael e il cantautore Zibba e dalla loro comune passione per la musica di Bob Marley.
Lo spettacolo ripercorre le atmosfere che hanno fatto grande la musica del re del reggae attraverso le sue canzoni e parole.
Dal 2010 il gruppo vede la partecipazione straordinaria di un altro amante di Marley, uno degli artisti reggae più attivi e apprezzati in Italia: Bunna. Uno spettacolo live per tre voci, chitarra e loop (le musiche sono registrate al momento dal vivo) che appassiona e stupisce, ma che fa anche ballare e pensare.
Raphael (Eazy Skankers)
Nato a Savona da padre nigeriano e madre italiana, ha subito individuato la musica reggae come il suo battito cardiaco. Da piccolo era solito intrattenere parenti e amici intonando le canzoni di Bob Marley. All’età di soli 15 anni ha cominciato a far conoscere le sue abilità divenendo cantante e compositore della band Eazy Skankers, fondata insieme al bassista Andrea BottaBottaro.
La band ha girato l’Italia da nord a sud, esibendosi in show come il Rototom Sunsplash nel 2005, l’Arezzo Wave nel 2006, il Goa Boa Festival nel 2007 ed ha condiviso il palco con artisti come Giuliano Palma & The Bluebeaters, Sinhead O’ Connor, Black Uhuru, Junior Kelly.
Nel gennaio 2008 ha inciso l’album degli Eazy Skankers To the foundation, seguito da Changes nel 2011, e svariati singoli per varie etichette tra cui l’inglese Peckings, Bizzarri Records, Macro Beats.
Zibba (Almalibre)
Una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano, esplosa e nota al grande pubblico dopo la fortunata partecipazione all’ultimo festival di Sanremo.
In bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori. Dopo il successo di Senza Smettere di Far Rumore esce nell’aprile 2010 il disco Una cura per il freddo (Volume!/Universal/Cramps), un groviglio di poesia anima e sudore ricco di contaminazioni, fusioni di stile e collaborazioni.
Un lavoro importante. Quindici canzoni. Quindici storie. Vissute e raccontate come solo chi vive per la musica riesce a fare e arricchite dalla bravura dei musicisti, dalla ricerca dei suoni e delle atmosfere capaci di catapultare la nostra mente dove spesso solo i sogni riescono ad arrivare. Al disco prendono parte ospiti eccezionali come Rigo Righetti (storico bassista di Liguabue con il quale la band effettua un tour nel 2009), Francesco Forni, Pippo Matino, Paolo Bonfanti e molti altri. Mixato da Sandro Franchin e masterizzato negli studi Nautilus, “Una cura per il freddo” è pronto per il grande pubblico e le soddisfazioni non tardano ad arrivare. La band viene infatti invitata al prestigioso Premio Tenco 2010.
Negli anni Zibba e Almalibre calcano palchi importanti, da quello del Primo Maggio di Roma fino ai live come supporter di artisti quali Goran Bregovic, Hot Tuna, Robben Ford, Vicicio Capossela, Jack Bruce, Tonino Carotone, Africa Unite, Bandabardò, Modena City Ramblers e Davide Van De Sfroos superando i mille live in dieci anni, e arrivano alle radio di tutta la penisola grazie ai singoli, come ad esempio “Margherita” cantata in coppia con Tonino Carotone nel 2009, che diventano colonna sonora delle giornate di molti. A rafforzare l’idea degli addetti ai lavori, ovvero il pensiero che Zibba è pronto per il grande pubblico, arrivano altre grandi soddisfazioni: nascono in italia due cover band che rifanno le canzoni del cantautore e numerosi fans club sparsi in tutto il paese.
Scelti come band del dopofestival di Sanremo 2010, Zibba e Almalibre da anni si fanno notare anche nel piccolo schermo. Alcune canzoni vengono scelte per i servizi del programma Mi Manda Rai Tre, e partecipano a trasmissioni come Top Of The Pops, CdLive e Talent1. Ma la vera forza di questo cantautore e della sua band sta nel Live: un viaggio intimo, in un mondo fatto di parole calde. Vita di tutti i giorni, sesso, amicizia.
Bunna (Africa Unite)
Gli Africa Unite nascono nel 1981 come Africa United, da un’idea di Bunna e Madaski, due musicisti di Pinerolo. Al gruppo si uniscono subito Ciro Cirri e Ras Cas, rispettivamente al basso acustico e alla batteria. Nel 1988 arriva anche Papa Nico, percussionista. Il primo lavoro ufficiale arriva proprio quell’anno, si chiama Mjekrari, e li porta subito al successo, fino ad arrivare ad aprire il concerto romano di U Roy. Sempre nello stesso anno esce un altro disco, Llaka, il cui nome, insieme a quello di Mjekrari (che significa barbiere), prende spunto da un piccolo paese d’origini arbëreshë del cosentino chiamato San Basile, luogo in cui gli Africa Unite si esibiscono nei loro primi concerti durante gli anni ’80. In quel periodo aprono alcuni concerti italiani di King Sunny Adé e di Linton Kwesi Johnson, e suonano anche in un concerto a Padova, per Amnesty International.
Il lavoro successivo arriva nel 1991, è People Pie, che aumenta ancora di più il loro successo; suonano infatti all’Arezzo Wave e a Negril, in Giamaica, preceduti da Gregory Isaacs. dopo questa esperienza il gruppo cambia il nome in Africa Unite, e arrivano quattro nuovi membri: Sergio Pollone alla batteria, Max Casacci alla chitarra, Paolo “The Angelo” Parpaglione al Sax e Mauro Tavella al campionatore. Nel 1993 arriva Babilonia e poesia, primo album cantato interamente in italiano; il disco li porta a suonare in Francia, in Olanda, in Regno Unito e in Iraq, al Festival di Babilonia. Dopo il tour entra nella band il bassista Cato (Gianluca Senatore). Il gruppo registra prima un pezzo per la compilation Materiale resistente, Il partigiano John, e in seguito un album intero, intitolato Un sole che brucia. Arriva alla batteria Davide Graziano a sostituire Sergio Pollone, e il collettivo suona a Rennes, nel festival Les Transmusicales. Nel 1996 esce In diretta dal sole, sotto etichetta Polygram, e dopo il tour dell’album Max Casacci lascia gli Africa Unite cambiando genere, e arrivando successivamente a fondare i Subsonica.
Nel gruppo entra Ru Catania a sostituire Max, e la band sforna un nuovo album, Il gioco. Dopo l’album incomincia una serie di concerti fino ad arrivare a suonare a Pordenone, al Rototom Sunsplash. Nel gruppo entra un trombonista, Mr T-Bone, e nel 2000 esce Vibra. In quel periodo gli Africa Unite sono attivi contro la pena di morte, e inseriscono nell’album una canzone schierata, dal titolo Sotto pressione, il cui video viene girato in collaborazione con le associazioni umanitarie Amnesty International, Comunità di Sant’Egidio e Nessuno Tocchi Caino. Nel 2001 esce 20, album dedicato a Bob Marley, per celebrare il ventennale della sua morte, avvenuta nel 1981. Successivamente si uniscono al gruppo Kikke alla Tastiera e Paolo Baldini dei B.R. Stylers al basso a sostituire Cato. Con questi nuovi membri la band sforna due nuovi album, Mentre fuori piove nel 2003 e Controlli nel 2006.
Quattro anni dopo (nel 2010) , esce Rootz, l’album, definito dal gruppo stesso “del ritorno alle origini”, per le sonorità roots reggae nonché i testi di denuncia (Political reggae), realizzato con la collaborazione di diversi artisti, tra cui Alborosie, Franziska, Mama Marjas, Mellow Mood e Patrick ‘Kikke’ Benifei dei Casino Royale.
L’ingresso è libero.
Ore 22.30