Te la sei presa, hai scaricato rabbia contro tutte quelle persone che non avevano rabbia da scaricare e come se nulla fosse ti camminavano intorno, ti sei disgustato e offeso. Non ci potevi credere...
Hai odiato il potere che impone e istruisce, gli esseri umani che lo esercitano come bimbi avidi senza peccato e lo subiscono come bimbi tonti senza peccato. Hai odiato la Chiesa, ti sei girato dall’altra parte per non partecipare al putrido banchetto di menzogne.
Te la sei presa, hai scaricato rabbia contro tutte quelle persone che non avevano rabbia da scaricare e come se nulla fosse ti camminavano intorno, ti sei disgustato e offeso. Non ci potevi credere. E così hai dato retta anche tu a qualcosa, hai preso per buoni i segnali che ti sembravano buoni, ma sempre con totale indignazione. Così tanta che traboccava, la lasciavi fare. Non bastava mai, non è cambiato nulla.
Hai odiato le banche, maledetti siano i risparmiatori che continuano ad alimentarle a forza di testate sul muro come macchine in tilt. E così hai preso per buoni i conti che ti sembravano buoni. Ma sempre con la stessa totale indignazione che non bastava mai.
Hai odiato la comodità insegnata da chi ha imparato a venderla a buon prezzo. Hai odiato giornali e televisioni perché hai odiato il potere, la complicità era appesa a un filo in bella mostra alla portata di tutti, non è cambiato nulla. Hai odiato anche i supermercati e i centri commerciali. Hai odiato la brutta musica, i testi d’amore, le radio come rulli compressori. Totale indignazione, non bastava mai. Non è cambiato nulla.
Quante volte hai percorso quel corridoio avanti e indietro! E mai che ti sia venuto in mente di fermarti qualche minuto in più davanti allo specchio.
Gabriele Serpe