Io stasera vorrei tanto non avere pareri, essere vergine, e non sentire il bisogno di farmi penetrare da qualcosa o qualcuno
Stasera vorrei trovare la forza per convincermi.
Vorrei trovare la forza per guardarmi intorno, ed esibirmi in un “sì”, un cenno deciso con il capo. Vorrei partire dal presupposto che ogni cosa ha il suo senso solo se smetto di cercarne uno per ogni cosa. E che se tutti vanno in una direzione, procedere in quella contraria non deve essere una presa di posizione e, soprattutto, non deve trattarsi di una scelta rivelatrice, non deve rivelare proprio nulla circa colui che la compie.
E vorrei capire, stasera, perché si finisce sempre nel deve o non deve, perché diventiamo assolutisti ogni volta che prendiamo una decisione o che maturiamo un nostro parere su qualsivoglia argomento.
Io stasera vorrei tanto non avere pareri, essere vergine, e non sentire il bisogno di farmi penetrare da qualcosa o qualcuno.
Questa sera vorrei pensare alla mia persona come un soggetto privo di desideri, o anche solo timide attitudini, vorrei essere privo di me e ricominciare da capo. Per poi, magari, rifare ogni singola cosa. Questa volta, però, senza prima pensarci.
PS Bisognerebbe ricoprire il mondo di pannelli fonoassorbenti, ché il vero rumore arriva da fuori, quello del nulla, dell’ignoto.
Gabriele Serpe