Accettare quello che è. Impararlo e agire di conseguenza. Occhi al sole e cuore al vento. Niente chiavi, tutto aperto. Ospiti, ovunque. Uno spettacolo senza fine e una serena comparsa
Accettare quello che è, non è una resa. Non è affatto scontato accettare quello che è. Non significa abbassare lo scudo e neanche alzarlo a difesa, è gettarlo in quanto inutile, disarmo totale.
Accettare quello che è, senza rimpiangere quello che è stato, che siamo bravi a rimodellare il passato a nostro piacimento come fosse argilla. Né quello che potrebbe essere se già non fosse.
Accettare quelle che è, ora, calarmi con una fune in ogni istante della mia vita, preciso, comodo, senza fare rumore. Attento, curioso.
Accettare quello che è non significa perdere la propria ingenuità, non è quello che accade quando l’illusione si rivela tale. Il disilluso non accetta, subisce e prova rancore.
Coordinarsi, allinearsi, accordarsi, accettare quello che è.
Impararlo. E agire di conseguenza.
Occhi al sole e cuore al vento. Niente chiavi, tutto aperto. Ospiti, ovunque.
Uno spettacolo senza fine e una serena comparsa.
Gabriele Serpe