È vero che ti distrae e ti rilassa la vita da avatar sui social network e la televisione accesa sullo sfondo? È vero che hai trent’anni e ti guardi intorno spaesato perché nessuno ti ha ancora offerto mille euro al mese per otto ore al giorno?
Ciao, ti rubo un minuto. Vorrei chiederti se è vero che ti senti distante da tutto quello che ti circonda, che ti sembra inutile e pesante approfondire la tua conoscenza, che la tua curiosità si sazia scorrendo le agenzie di stampa e seguendo il telegiornale all’ora di cena. Mi piacerebbe sapere se è vero che ti senti fuori dai giochi e che non ti interessa più di tanto farne parte.
È vero che ti distrae e ti rilassa la vita da avatar sui social network e la televisione accesa sullo sfondo? È vero che hai trent’anni e ti guardi intorno spaesato perché nessuno ti ha ancora offerto mille euro al mese per otto ore al giorno?
Mi permetto di chiederti se è vero, a venti come a cinquant’anni, che non conosci la tua città, che non hai idea di come vengano amministrati gli affari pubblici e che ti accontenti di sapere che c’è qualcuno che si è preso per te la briga di farlo.
È vero che l’unica cosa che conta è il tuo sedere, che ti incuriosiscono le vicende sentimentali dei famosi e che le tue conversazioni con gli amici hanno lo stesso taglio delle notizie sulla homepage di Yahoo?
Perché vedi, così si dice in giro, sia di me che di te.
Maledette malelingue.
Gabriele Serpe