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“Predisposti al labirinto lo scopo è perdersi”

Cercato e desiderato per tutti i secondi che lo hanno preceduto, il silenzio come apoteosi del caos, la sua essenza, la sua splendida fioritura. Ci sorprende con le mani ancora intente a tappare le orecchie e ci ricorda che tutta questa confusione non è una questione di rumore


1 Novembre 2012Rubriche > Lettere dalla Luna

letteredallaluna-azzurroSentire tutta questa confusione intorno e non avere la forza di muovere un dito è come scivolare in un tubo. Scivolare sempre più forte, stretto e impotente, con le mani a tappare le orecchie, un rumore assordante.

Ma non serve scriverlo, non basta a esorcizzare. La confusione la percepisci benissimo anche te, e ti spaventa quanto spaventa me. Perché non abbiamo i mezzi per difenderci, perché la confusione genera confusione e l’ordine delle cose è umana storpiatura, come il miraggio nel deserto che diventa meta per l’assetato.

Possiamo incantarci sull’invisibile e sostenere l’impossibile, correre avanti e indietro lungo la linea dell’orizzonte, vivere mille vite e riprovarci… certo. Ma c’è bisogno di silenzio, silenzio e concentrazione, per non sentire niente.

“Quando cala il silenzio, tu non uscirne sconfitto”

Cercato e desiderato per tutti i secondi che lo hanno preceduto, il silenzio come apoteosi del caos, la sua essenza, la sua splendida fioritura. Ci sorprende con le mani ancora intente a tappare le orecchie e ci ricorda che tutta questa confusione non è una questione di rumore.

Predisposti al labirinto, lo scopo è perdersi.

Gabriele Serpe


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Lettere dalla Luna | Rubrica

Lettere dalla Luna | Rubrica

"L'ho fatto di nuovo, me ne sono andato. Ancora una volta quassù con le gambe a penzoloni. Ho ritrovato il cappello dove lo avevo lasciato e me lo sono rimesso in testa, lentamente, senza rimpianti; ho sfilato dallo zaino il piccolo quaderno granata e ho iniziato a scrivere l'ennesima lettera dalla luna. Per guardarvi da lontano, per pensarvi da vicino. Sotto ai vostri letti, fra i vestiti e la canfora dentro agli armadi, negli angoli della sala dove si ammucchia la polvere. Vi penso da lì, e disturbo, in rispettoso silenzio, l'intimità del guscio, l'inviolabilità della tana, il buio del nascondiglio".

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L’autore | Gabriele Serpe

Giornalista, cantautore e poeta. Fondatore di "Era Superba" e direttore dal 2008 al 2015. Ha pubblicato due raccolte di poesia "La Moda Del Lento" (2007, Editrice Zona), "L'Ego Nel Pagliaio" (2001, Nuova Editrice Genovese) e due dischi "Uno" (2014, Areasonica Records) e "Chi Cerca Trova" (2010, Areasonica Records).

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